Stadio Flaminio, il vertice tra la Lazio e il Comune: faccia a faccia Gualtieri-Lotito
Domani, lunedì 8 luglio, è in programma l’attesissimo vertice sullo stadio Flaminio tra la SS Lazio e il Comune di Roma. Un faccia a faccia tra il sindaco Gualtieri e il patron biancoceleste Claudio Lotito per trovare la quadra sullo storico impianto di Nervi che potrebbe diventare la casa dei laziali.
L’operazione Flaminio
Un punto importante su cui ruota tutto il vertice sono i punti a scomputo che il Comune potrebbe mettere sul piatto della bilancia per convincere Lotito a prendere in carico il Flaminio, toglierlo dall’attuale decadenza e degrado, restaurarlo totalmente e farci lo stadio della Lazio. Un’operazione di altissimo costo che non fornirebbe comunque alla Lazio il necessario introito per la copertura economica dell’operazione.
Le opere a scomputo
La Lazio da tempo ha messo gli occhi sulle ex caserme Guido Reni ma, se non fosse possibile portare a casa questo scambio che permetterebbe a Lotito di fare cubature per edilizia privata, si aspetta una controproposta a scomputo del Campidoglio. Di opzioni ce ne sono almeno tre ma sicuramente due queste non aggradano Lotito. La terza è ancora top secret e domani verrà svelata. Un giorno importantissimo per il futuro della squadra biancoceleste.
Il punto di Alessandro Cochi
Scettico uno che di sport e di Lazio se ne intende come pochi a Roma, Alessandro Cochi: “Se avessero voluto fare cose molto più serie prima si incontravano soprattutto in segreto, sfogliando le carte tutte le volte necessarie, il Comune di Gualtieri con gli assessori competenti Veloccia e Onorato, e Lotito che spero porti validi ingegneri e architetti al suo seguito. Invece sarà un raduno con tanti fotografi e giornalisti sicuramente, che destabilizzi magari da una campagna al momento mediocre con cessioni piu’ importanti degli acquisti. Poi insieme, quello si, avrebbero presentato insieme, il progetto in pompa magna finalmente ricevuto e protocollato”.
Le perplessità dell’esperto
E ancora: “Vedremo se poi accadrà presto. Per ora resto un po’ perplesso. Spero serva ad essere una frusta delle e alle Istituzioni affinché non ci si presti a giochi contro i sentimenti e le passioni dei tifosi
Poi uno sul Flaminio alla Lazio ci spera sempre o meglio lo sogna. Ma bisogna basarsi sui fatti e sulla realtà del momento”, conclude Alessandro Cochi, dirigente sportivo, già delegato Sport di Roma Capitale.