Stadio Flaminio, la sfida per il futuro dello stadio si infiamma: Roma Nuoto contro la Lazio di Lotito

Lo stadio Flaminio
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La battaglia per la riqualificazione dello stadio Flaminio entra nel vivo. Ieri pomeriggio la Roma Nuoto, rappresentata dalla CCC (Costruzioni Civili e Commerciali Spa), ha inviato una diffida ufficiale al Comune di Roma, chiedendo la chiusura immediata della conferenza dei servizi sull’impianto. Il Campidoglio, secondo i legali della società, avrebbe superato i termini di legge per la conclusione del procedimento.

La posta in gioco è altissima: se la conferenza si chiudesse ora, la Lazio, guidata da Claudio Lotito, non avendo presentato tutta la documentazione necessaria, rischierebbe di essere esclusa definitivamente dal progetto.

Roma Nuoto allo stadio Flaminio, battuta d’arresto per il progetto: più tempo per Lotito e la Lazio

L’ultimatum della Roma Nuoto

Nel documento inviato al Comune, la Roma Nuoto non usa mezzi termini: “Concludete la conferenza dei servizi nel rispetto della legge. Ogni termine è ormai ampiamente scaduto e non esistono motivi per ulteriori ritardi. In caso contrario, saremo costretti a tutelare i nostri interessi presso ogni sede competente, a partire dalla Procura della Repubblica”. Un messaggio chiaro, che mira a blindare la posizione della società nella corsa per la gestione dello storico stadio.

Il Comune rassicura, ma il tempo stringe

Dall’altra parte, in Campidoglio non sembrano preoccupati. Gli ultimi dettagli amministrativi per chiudere la conferenza dei servizi sono in fase di finalizzazione: il Dipartimento Sport ha quasi completato la determina di chiusura, grazie ai chiarimenti ricevuti dal Dipartimento Urbanistica.

Se la conferenza si concluderà con un parere positivo, si passerà alla valutazione del piano di fattibilità tecnica ed economica presentato dai proponenti. Solo dopo questa fase si deciderà chi avrà la meglio.

Lotito non molla e rilancia

Nel frattempo, Lotito non sembra intenzionato a restare a guardare. Durante un evento con lo staff e i giocatori della Lazio, il presidente ha mostrato i rendering del progetto biancoceleste per il nuovo stadio. L’immagine più suggestiva e quella delle tribune originali disegnate da Pierluigi Nervi, sormontate da un secondo anello moderno e avveniristico.

Il futuro del Flaminio: opportunità o rischio abbandono?

La beffa sarebbe se entrambe le proposte venissero bocciate. Anche se minimo, infatti, potrebbe esserci il rischio che il progetto della Roma Nuoto non superi la valutazione tecnica. O che quello della Lazio possa essere giudicato troppo invasivo. Il destino dello stadio Flaminio, simbolo architettonico e sportivo, in questo caso estremo, sarebbe di nuovo sospeso in un limbo di abbandono e incertezze. La speranza è che, al termine di questa battaglia, si possa finalmente restituire alla città uno spazio che merita di tornare a vivere.