Stai a vedere che il carabiniere Cerciello si è suicidato…

carabinere cerciello ed elder

Il processo per il brutale omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega va avanti. Il carabiniere fu ucciso con ben 11 coltellate dall’americano Finegan Lee Elder e da un suo connazionale il 25 luglioo scorso. Il 17 e il 29 aprile si sono svolte due udienze, e la prossima è attesa per il 4 maggio. Nonostante i tentativi della stampa di sinistra di trasformarlo in un processo all’Arma, le evidenze processuali dimostrano tutt’ altro. Intanto è emerso dalla copia forense del telefonino di Andrea Varriale, il collega che era con Cerciello la notte del delitto, un fatto importante. Ossia che nessun contatto telefonico c’è mai stato negli ultimi due anni fra pusher e intermediari di Trastevere con i carabinieri Cerciello Rega, Andrea Varriale e gli altri militari fuori servizio, intervenuti in via Cardinal Merry Del Val, nella notte fra il 25 e il 26 luglio scorso.

Mai nessun contatto tra pusher e carabiniere

A riferirlo in aula è stato l’altra mattina il colonnello Lorenzo D’Aloia, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri, che ha svolto le indagini sull’omicidio avvenuto nel quartiere Prati a Roma. Per il quale sono in carcere i due americani Finegan Lee Elder e Christian Natale Hjorth. In particolare, hanno analizzato tutto il traffico e i tabulati, telefonate e messaggi, che escludono qualsiasi contatto. Agli atti inoltre è stato depositato il manuale con l’ordine di servizio che testimonia che quella notte Cerciello e Varriale erano operativi. Già si sgombra il campo da fantasiose ipotesi che volevano che i carabinieri e gli spacciatori si conoscessero, o che i pusher conoscessero gli informatori dei carabinieri. D’Aloia ha ricostruito le fasi delle indagini a partire dall’incontro a Trastevere fra i due americani e il mediatore dei pusher Sergio Brugiatelli, al quale i due avevano rubato lo zaino.

Chiesta e ottenuta una perizia psichiatrica su Elder

Però l’avvocato di Elder ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrice su Elder, accordatogli dalla corte. La prima Corte d’Assise ha affidato gli incarichi al medico legale Vittorio Fineschi e allo psichiatra Stefano Ferracuti per la perizia psichiatrica su Elder. Il tribunale ha anche affidato l’incarico di trascrizione delle intercettazioni dei dialoghi in carcere in lingua inglese ai professori Iolanda Plescia e Mattia Bilardello. I risultati della perizia sulle trascrizioni verranno presentati in aula il 12 giugno mentre quelli sulla perizia psichiatrica il 22 luglio. Polemiche ha sollevato poi, da parte del senatore Gasparri e della Lega, la nomina dello stesso perito del caso Cucchi, Fineschi. Ma la difesa della vedova ha gettato acqua sul fuoco, dicendo di avere assoluta fiducia nella corte.

Il processo è agli imputati, non al carabiniere

Insomma, speriamo che il processo non sia viziato dagli attacchi all’Arma della sinistra e della difesa a spada tratta dei soliti buonisti per i due assassini. Che, non dimentichiamolo, quella sera erano andati a cercare la droga. Non una parola ancora neanche sull’arma del delitto, il coltello tecnico nascosto con lucida determinazione dai due in un controsoffitto della stanza d’albergo. Cerciello non si è suicidato, ma assassinato da due americani dediti alla droga e alla violenza.

(Foto Tiscali notizie)