Stampa internazionale, Telegraph e New York Post bocciano Gualtieri: “Roma disastro assoluto”
Roma sempre più sulle pagine dei giornali internazionali. Ma in negativo. E tutto questo a pochi giorni dall’inizio del Giubileo 2025. Dopo la critica feroce del New York Post, che ha definito la Fontana di Trevi una “piscina comunale”, ora è il turno del quotidiano londinese The Daily Telegraph con una bocciatura ancora più pesante: “Roma non è solo deludente, è un disastro assoluto”.
Critiche dure e immagini imbarazzanti
Il reportage del Telegraph, firmato da Greg Dickinson, non lascia scampo. Un video pubblicato nella sezione viaggi del giornale mostra monumenti ingabbiati nei cantieri giubilari, rifiuti sparsi e cestini abbandonati in pieno centro storico. Un’immagine poco edificante della Città Eterna, che dovrebbe invece prepararsi a essere il cuore pulsante dell’Anno Santo. Del resto, sono le stesse cose che da tempo denunciamo anche noi, solo che così fanno più male.
Tra le location incriminate: Fontana di Trevi, Piazza Navona e i vicoli del centro storico pieni di bustoni di immondizia. Unica nota positiva? La scalinata di Trinità dei Monti, che strappa un timido apprezzamento.
La polemica sulla Fontana di Trevi
E, come detto, il New York Post solo qualche giorno fa c’era andato giù duro, nel criticare l’operato di Gualtieri e dell’amministrazione capitolina. Il quotidiano americano non ha risparmiato critiche alla gestione dei lavori di Fontana di Trevi, temporaneamente trasformata in una sorta di “pozzo dei desideri”. “Immaginate di volare 14 ore per vedere la Fontana e trovarvi davanti una piscina comunale“, ironizza il giornale, sottolineando il malcontento esploso sui social media, dove il monumento è stato sarcasticamente ribattezzato “Piscina di Trevi”.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha rassicurato che i lavori termineranno prima del Giubileo e che la soluzione provvisoria ha già permesso di raccogliere 10mila euro per la Caritas. Tuttavia, l’idea di introdurre un biglietto d’ingresso per i visitatori della fontana — una proposta ancora in fase di valutazione — ha sollevato ulteriori polemiche.
Un biglietto per salvare Roma?
Secondo l’assessore al Turismo Alessandro Onorato, una tassa simbolica di circa 2 dollari potrebbe essere utile per gestire i flussi dei quattro milioni di visitatori annuali. Ma per il New York Post, questo sarebbe l’ennesimo segno di una città che fatica a trovare un equilibrio tra modernità e tutela del patrimonio storico.
Le critiche internazionali mettono sotto i riflettori una Capitale che, a pochi giorni dal Giubileo, sembra ancora lontana dal mostrarsi al mondo sotto la sua luce migliore. La sfida per Roma non è solo quella di completare i lavori in tempo, ma di cambiare la narrazione. Riuscirà a farlo prima che la Città Eterna diventi sinonimo di delusione?