State giocando col picco. Smettetela di parlare a vanvera, scienziatoni

Picco

In principio il famoso picco del coronavirus era previsto per domani, no forse domenica.

Poi lo hanno spostato a martedì. Arriva Borrelli. Quello della protezione civile. E annuncia la prossima settimana. Corregge il professore del Policlinico Umberto primo e profetizza. “Tutti in campana a Roma fra dieci giorni”.

Scienziato uno contro l’altro: a chi credere sul picco?

Ma state scherzando? Avete deciso di dare sfogo a tutta la vostra incompetenza? Professori, scienziati, virologi: vi possiamo chiedere un favore? Riunitevi.  Fate una bella videoconferenza tra voi e diteci la verità invece di spararne una diversa ciascuno di voi.

Per giorni ci avete detto basta con i politici che parlano a vanvera. Ma ora è il turno vostro. Ci farete morire d’infarto e non di coronavirus. Altro che picco del piffero.

Questi professoroni si stanno dimostrando peggio di quelli che non ci azzeccano mai. La differenza è che le profezie che sparano hanno il voltò che guarda noi poveri mortali terrorizzati dall’alto in giù.

Rispettate i romani e gli italiani

Anche voi dovete rispettare i romani e gli italiani. E smettetela di raccontare balle se non ci avete capito ancora nulla. Non è una colpa. Lo è invece fingere di aver capito tutto quando non si sa niente di questa malattia terribile che sembra inarrestabile

I maggiori sacrifici che via via dovremo fare sono dovuti anche ai vostri consigli alle autorità politiche, signori della scienza. Ma tutto diventa scarsamente accettabile quando si assiste a una gara a raccontarla più grossa dell’altro. Non fatevi ingannare dalle telecamere che vi rincorrono. Abbiamo capito che la situazione è maledettamente seria e non avete il diritto di far credere a qualche ignorante che invece è uno scherzo

Perché non lo è affatto e c’è tanta gente che ci sta rimettendo la pelle. E troppe famiglie piangono come mai avrebbero immaginato.