Stavolta brava Raggi. La regione riapra gli ospedali

Raggi ospedali

Virginia Raggi non si fa mortificare dall’assessore alla sanità di Zingaretti, Alessio D’Amato, e alza il tiro sul Forlanini, con un apprezzabile post su Facebook per rilanciare la battaglia dei romani sulla riapertura dell’ospedale chiuso nel 2015.

“Bisogna riaprire tutti gli ospedali a Roma. Negli ultimi anni sono stati chiusi diversi ospedali storici in città, come il Forlanini o il San Giacomo. Bisogna fare il possibile per riaprirli”. Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi sul suo profilo.

Raggi: riaprire gli ospedali

“L’emergenza che stiamo affrontando, legata al Coronavirus, dimostra che la sanità pubblica è in grado di rispondere alle emergenze e di tutelare i cittadini – aggiunge – . Questo grazie al lavoro di medici, infermieri e altri operatori sanitari che in questi giorni stanno facendo enormi sacrifici e che meritano il nostro ringraziamento. Queste persone vanno sostenute. La sanità pubblica va rafforzata e non penalizzata, come purtroppo si è fatto negli ultimi anni. Gli ospedali vanno aperti, non chiusi. Noi abbiamo sempre denunciato la chiusura degli ospedali storici a Roma, da attivista è stata una delle prime battaglie che ho portato avanti insieme a tanti altri.

È una battaglia che bisogna riprendere. Lo dobbiamo proprio a chi oggi è in prima linea per affrontare, tra mille difficoltà, la sfida al Coronavirus. E insieme possiamo farcela.
Su Change.org è stata lanciata una raccolta firme per la riapertura immediata dell’ospedale Forlanini di Roma” conclude la sindaca.

Il grave attacco di D’Amato

La Raggi era stata attaccata dall’assessore D’Amato, che aveva bollato come “strampalata e senza senso” la proposta di riaprire il Forlanini, come avevamo riferito proprio stamane su 7colli. 

Un atteggiamento grave, quello dell’esponente regionale, mirato a tacitare il dissenso di tutti. Anche da Fratelli d’Italia come da Italia Viva si sono alzate molte voci. Ma la regione continua a non ascoltare le preoccupazioni di tutti.