Stefano Cucchi, tre carabinieri a giudizio: ‘Hanno depistato e dichiarato il falso’
Tre i carabinieri a giudizio per la morte di Stefano Cucchi, il ragazzo romano morto nel 2009 mentre era sottoposto a custodia cautelare. Ora, nei confronti dei tre militari i pm contestano, a seconda delle posizioni, i reati di depistaggio e falsità ideologica commessi da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Caso Cucchi, tre carabinieri a giudizio
I tre Carabinieri, secondo i pm, avrebbero detto il falso e depistato durante il processo Cucchi-ter, quello che avrebbero dovuto ristabilire la verità di quei momenti. E così i tre militari sono stati rinviati a giudizio dal gup di Roma. Nel dettaglio, le accuse sono rivolte nei confronti dell’allora maresciallo della stazione di Tor Sapienza, del capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria e di un suo collega, all’epoca dei fatti maresciallo.
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Il processo il 25 settembre
Il processo per i tre Carabinieri è fissato il prossimo 25 settembre. I pm contestano, a seconda delle posizioni, i reati di depistaggio e falsità ideologica. I tre Carabinieri, all’epoca dei fatti in servizio, avrebbero mentito e cercato di ‘spostare’ l’attenzione su altro, ‘ostacolando’ così le indagini. Quelle che avrebbero dovuto ricostruire la morte del geometra romano, pestato a sangue nel 2009.