Stipendi non pagati, case mai costruite: Ghera e Righini incalzano la sinistra
“Disturba l’inerzia di Roma Capitale che non sanziona Tpl. Trasporto pubblico locale. Le due parti la smettano di rinfacciarsi le responsabilità e trovino una soluzione per provvedere ad erogare quanto dovuto ai dipendenti. Stanno umiliando il personale costringendolo a lavorare con tutte le ansie che comporta non vedersi remunerare lo stipendio. Questi ritardi sono ormai insostenibili: posticipata di due settimane l’erogazione della tredicesima, ancora non corrisposto alla metà degli autisti il salario di dicembre e tra pochi giorni dovrebbe essere pagato gennaio. In nessun caso può essere tollerato non retribuire chi lavora”. Così in un comunicato Fabrizio Ghera capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.
Ghera: per gli stipendi agli autisti ritardi intollerabili
“In questa vicenda deplorevole risalta il comportamento ineccepibile di autisti e dipendenti che con grande senso del dovere continuano a svolgere le loro mansioni. Che sono fondamentali per la vita della città. Da chiarire poi in base a quale criterio Tpl ha dato lo stipendio di dicembre solo al 50% degli autisti e comunque sempre con forte ritardo”, conclude.
Righini: promessa non mantenuta dalla sinistra a Cesano
FdI incalza anche sulla mancata costruzione delle case popolari. “A Cesano, comune di Roma, case popolari ennesima promessa non mantenuta. Diversi anni dopo l’annuncio della realizzazione di un edificio nell’ambito del Programma Emergenza Abitativa di Roma Capitale 2019 -2021, in via Pietro Bellino resta solo un ecomostro. Ossia, uno scheletro di cemento armato e un cantiere abbandonato divenuto negli anni ricettacolo di molteplici forme di degrado. Doveva esserci un palazzo di edilizia popolare ma la costruzione non è mai stata completata”. Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fdi e Giuseppe Calendino consigliere di Fdi in XV Municipio.
Case popolari finanziate ma mai costruite
“E’ questa l’ennesima opera prevista, finanziata e annunciata ma incompiuta, il cui appalto ha inghiottito milioni di euro pubblici che dovevano essere utilizzati per edificare immobili da assegnare a famiglie in emergenza abitativa. Brutta immagine dell’incapacità amministrativa anche della Regione Lazio. L’Ente Regionale avendo stipulato con l’Ater di Roma Capitale una Convenzione per la realizzazione di interventi edilizi per l’emergenza abitativa doveva controllare ad ogni erogazione dei fondi l’avanzamento dei lavori. Una dimenticanza imperdonabile sulla pelle delle tante persone che attendono da anni un alloggio dignitoso e in spregio del denaro versato dai contribuenti”, concludono.