Storace sul caso Soumahoro: “Il colore della pelle non c’entra. Se fosse stato di destra?” (video)

caso Soumahoro

“Sono un po’ perplesso sul caso Soumahoro, se lui fosse stato di destra che avrebbero combinato?” Lo dice Francesco Storace intervenendo a La7 a Non è l’Arena condotta da Massimo Giletti. “Qui c’è una vicenda dove il protagonista non è indagato, ma c’è un profilo etico. Proprio il colore della pelle è stato sventolato per prendere voti. Era l’influencer che serviva alla estrame sinistra. Fratoianni e Bonelli ottengono l’autosospensione a 15mila euro al mese. Se non si dimette chi li paga quei 15mila euro?”

 

 

 

Stanno intanto emergendo quotidianamente dettagli non marginali sul caso Soumahoro, i primi a scaricarlo sono quelli che l’hanno candidato, cioè la sinistra di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. I quali, peraltro, sopratutto a quanto pare nel caso di Fratoianni, erano stati informati di alcune incongruenze fra il profilo pubblico di Soumahoro e quello che via via sta appunto emergendo in un’inchiesta non lo riguarda direttamente, ma riguarda le persone che gli stanno intorno.

Elena Fattori, di Sinistra italiana, che da parlamentare aveva visitato la cooperativa Karibù gestita dalla suocera del parlamentare. La cooperativa, ha detto Fattori al Corriere della Sera, “era sporca, fatiscente, c’era la muffa, mi dissero che la caldaia funzionava male. Ne ho viste tante di strutture ma quella è la peggiore, in mezzo al nulla com’era. Per questo segnalai la struttura anche al sottosegretario all’interno Gaetti”. Fattori ha detto di averne parlato con Fratoianni ma lui “non ha pensato che fosse un fatto rilevante. Del resto,  aveva un grande peso mediatico. Era appena comparso su una copertina dell’Espresso come futuro leader della sinistra in antitesi a Salvini: Uomini e no. Chissà se qualcuno finalmente chiederà scusa.