Strade di Roma, continua la strage. Quindici morti solo a gennaio

Continua la strage sulle strade di Roma. Una triste conta delle vittime legate alla (cattiva) circolazione stradale. Particolarmente tra i pedoni, che rappresentano circa il 40% dei decessi. E poi tra scooteristi e motociclisti. Ma anche i ciclisti sono tra quelli che rischiano di più. Insomma, la città eterna non sembra proprio esser pensata per tutelare i soggetti ‘fragili’. Colpa della velocità eccessiva, della distrazione e dell’uso dei cellulari alla guida. Ma anche della manutenzione carente, della segnaletica orizzontale spesso cancellata o sbiadita. E dei tanti quartieri poco illuminati. Con incroci e attraversamenti che specie di notte si trasformano in trappole mortali. 101 le vittime nel 2021, ma se il trend del 2022 sarà confermato, potremmo arrivare a fine anno a sfiorare i 200 incidenti con uno o più decessi. Numeri inaccettabili, e le associazioni di cittadini scendono in piazza. Per chiedere all’amministrazione più controlli. Ma anche maggiori investimenti sulla sicurezza. Marciapiedi, parapedonali, ciclabili protette e attraversamenti illuminati. Insomma il minimo. Per permettere a tutti di uscire di casa più tranquilli.

I nomi delle vittime di gennaio di questa strage silenziosa

Francesco, Matteo, Marisa, Roberto, Sergio, Fernanda, Orlando, Roberto, Edoardo, Marco, Brenno, Renato, Antonio, Maurizio, Luigi. Sono i nomi delle 15 vittime morte sulle strade di Roma nel solo mese di gennaio. Un triste elenco con una terribile  media di un morto ogni due giorni. Come da decenni non avveniva sulle strade dell’Urbe. Un trend che, se continuasse con questi numeri da strage, potrebbe portare a contare da qui alla fine di questo 2022 oltre 180 morti.

Una città, la Capitale, che conta il tasso più alto di motorizzazione pro capite in Italia (923 veicoli fra auto, moto e scooter per 1000 abitanti di età compresa fra i 24 e gli 85 anni). Come si evince dai dati del Rapporto Mobilità 2021 appena pubblicato, la Capitale è anche la città dove per gli utenti vulnerabili  è più probabile finire investiti. Con conseguenze molto spesso mortali. Sempre secondo lo stesso rapporto appena pubblicato da Roma Servizi per la Mobilità, sono state 104 le persone a perdere la vita sulle strade romane nel 2021. E 40 di queste sono pedoni. Gli incidenti sono stati a 29.072 (fonte ISTAT 2020 – solo incidenti con morti o feriti) e i feriti 10.452. Di questi 1.351 sono stati pedoni di cui 356 anziani.

Sei pedoni  e cinque scooteristi tra i 15 morti investiti a Roma a gennaio 2022

Un quadro abbastanza netto, con una vittima su due morta investita che rientra nella fascia d’età over 65 e quelli deceduti mentre erano a bordo o conducevano auto, scooter, moto ed altri veicoli di età compresa tra i 30 ed i 44 anni (il 28% del totale). Dati che si riflettono anche in queste prime 15 vittime del primo mese di questo nuovo anno dove su 15 decessi, sei sono stati conseguenza di altrettanti investimenti con quattro delle vittime over 65 ed altre due di 61 e 55 anni. Sei se però si considera morto come investimento anche un 78enne, travolto da una vettura dopo essere sceso dalla sua macchina in panne.

Hanno invece un’età compresa fra i 17 anni – la più giovane in questo inizio 2022 – ed i 70 anni le nove vittime che hanno perso la vita a bordo di auto e scooter. Di queste cinque sono decedute mentre conducevano un mezzo a due ruote e quattro mentre si trovavano in auto.

Il presidio di Vivinstrada e Salvaciclisti

Proprio al grido “Basta vittime della strada” si è tenuto un presidio mercoledì sera in piazza Santi Apostoli (qui il video) promosso dalla rete Vivinstrada e Salvaciclisti. A spiegare le motivazioni del sit in Alfredo Gordiani, di Vivinstrada: “Siamo qui per dire all’amministrazione ed alla prefettura che non possiamo più accettare i rischi stradali. Di contare vittime su vittime Solo a gennaio 15 morti. Se continuiamo così a fine anno rischiamo di arrivare a 180 che è un numero che non raggiungiamo da decenni a Roma. Dobbiamo intervenire. Roma è arrivata ad avere quasi 900 auto e moto per 1000 abitanti, in un tessuto urbano che non consente la circolazione di questo numero di veicoli. La città è invivibile, dobbiamo appropiarci degli spazi urbani”.

“Sebbene ci sia un’evidente corrispondenza tra numero di automobili in circolazione, mancanza di controlli e numero di scontri in strada, non abbiamo notato un’altrettanta presa di coscienza di questa drammatica situazione da parte del sindaco di Roma in qualità di responsabile della salute pubblica della città che amministra”.