Strage sfiorata. Malati col coronavirus trasferiti di notte
C’è mancato poco, dunque, alla strage di anziani malati al Nomentana Hospital. La folle decisione della regione Lazio di trasferire nella struttura privata i pazienti a rischio coronavirus provenienti da Nerola costringe l’assessore D’Amato a una retromarcia ingloriosa.
Dopo aver ignorato le denunce di Fdi con il consigliere regionale Giancarlo Righini, l’assessore di Zingaretti ha dovuto improvvisare col direttore generale della Asl territoriale una fuga notturna dei malati dalla struttura.
Un miracolo se non c’è stata la strage da coronavirus
I pazienti arrivati positivi erano 49. In pochi giorni sono lievitati ad oltre ottanta i casi positivi al Covid-19 così come una trentina sono risultati i sanitari colpiti. È un miracolo se non ci sono stati morti e probabilmente grazie agli allarmi lanciati e alla tempestività del sindaco di Fonte Nuova, Presutti, che aveva ordinato tamponi da far fare a tutti con un proprio atto amministrativo.
Resta il fatto che si è rischiato grosso. E ancora altro potrebbe accadere, anche perché la regione Lazio non fa sapere – come se fosse un segreto militare – dove ha trasferito i degenti malati. Si parla ancora di RSA, come se non bastasse la tristezza di quanto accaduto a Civitavecchia, con 14 anziani morti, e che succede anche in tante altre strutture simili.
La regione ignora gli atti a cui deve provvedere per gli anziani
Si è ancora in attesa, in regione, dell’istituzione di unità speciali di continuità assistenziale – previste persino dai decreti di Conte ma ancora ignorate dalla giunta Zingaretti – al fine di salvaguardare la salute delle persone più fragili. Ma il pensiero fisso è solo per la propaganda.
Fatto sta he nessuno si è preoccupato di prevedere rigide separazioni nella struttura dei pazienti Covid-19 dagli altri ospiti perché qualcuno in regione ha scambiato il Nomentana Hospital per un vero e proprio ospedale, insomma.
Se non fosse intervenuto il sindaco non si sarebbero fatti i tamponi e non si sarebbero scoperti numeri da focolaio. C’è stato un irresponsabile atteggiamento della ASL – avallato dalla regione – e ora sono costretti a correre ai ripari. Come? Portando di notte via le persone ammalate e magari anche chi ha contratto di nuovo il coronavirus. Fdi, proprio con Righini e la consigliera Grasselli, sollecitano le dimissioni del direttore della Asl territoriale. E chiedono anche loro di sapere dove hanno trasferito le decine e decine e di persone infettate.