Stranieri nelle carceri non per razzismo ma per crimini
Anche nelle carceri italiane soffia il vento del razzismo?
Oppure c’è una pericolosa attitudine a delinquere perché incastrati dalle bande criminali che li reclutano?
Nelle carceri per delinquenza e non per razzismo …
Bisogna che ci si cominci davvero a interrogare sullo stato di pericolo che c’è – sottovalutato – nel nostro paese.
La propensione a commettere reati viene proprio dai dati legati all’universo carcerario: se su circa 42mila detenuti ben 18mila sono stranieri è pazzesco stare fermi.
Tanto più che gli stranieri regolari sono pari all’8,5% dei residenti – e senza contare gli irregolari non censiti, scrive in un tweet Davide Scifo – vuol dire che chi viene da fuori delinque circa cinque volte in più dei banditi nostrani.
È una situazione tollerabile? Soprattutto visto l’aumento degli sbarchi?
Occorre una svolta decisa, che finora è stata la sinistra ad impedire quando ha governato e ora che annuncia ostruzionismo su qualunque misura voglia adottare il governo.
Ma non è più il tempo dei timori. Non possiamo più permetterci di importare degrado e delinquenza da aggiungere a quelli nostrani.
Adesso tocca al centrodestra agire seriamente
Accogliere in modo legale e controllato. Ma non uno di più. Gli stranieri finiscono nelle carceri non perché ci sia razzismo nei loro confronti, ma semplicemente perché pizzicati a delinquere. E vorremmo sapere che cosa intenda fare la politica – anche la “nostra”, quella del centrodestra al governo – per liberarcene.
E’ questione strettamente legata alla sicurezza dei cittadini italiani, troppo spesso vittime di reati commessi da immigranti irregolari (pare che non si possa più chiamarli clandestini…). Cioè non bastano i delinquenti che abbiamo in casa, dobbiamo mantenere in carcere – quando li prendiamo e i magistrati non li liberano – pure quelli forestieri.
Bisogna darsi una svegliata, qui deve entrare solo chi è in grado di mantenersi con un lavoro pulito e garantito. Certo, c’è il tema della salvezza dalle morti in mare e l’Italia sta facendo più di tutti. Ma tenerci l’Africa intera – e non solo – non è il nostro dovere.