Straniero senza fissa dimora uccide una donna a pugni: perché era ancora qui?

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Le nostre città messe a rischio dall’insicurezza creata dall’enorme afflusso di clandestini in Italia. Il governo si deve fare carico di questa situazione ormai insostenibile. Ieri sera nuovo tragico episodio che vede per protagonista ancora una volta uno straniero. La gravità delle lesioni provocate dalla brutale aggressione subita in un parco di Rovereto non hanno lasciato scampo a una donna 60enne, che è morta in ospedale dopo qualche ora. L’aggressore, uno straniero di 40 anni senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per omicidio.

Omicidio raccapricciante a Rovereto

I fatti risalgono a ieri sera, verso le 22, quando i Carabinieri, che stanno ancora ultimando gli accertamenti coordinati dalla Procura, improvvisamente allertati per un’aggressione. A dare l’allarme gli inquilini di un condominio che affaccia sul palco, i quali avevano sentito le urla della donna e, affacciatisi alle finestre, avevano visto la vittima per terra con i pantaloni abbassati e l’aggressore sopra di lei che la colpiva con pugni in faccia. In seguito alle urla degli inquilini, l’uomo è fuggito, ma è stato ritracciato dopo poco dai carabinieri, che lo hanno arrestato per omicidio.

Antoniozzi: attenti alle infermità o seminfermità…

Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e presentatore della proposta di legge di modifica degli artt 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale, ha commentato: “Si tratta di un fatto gravissimo – aggiunge Antoniozzi – a prescindere che a commetterlo sia stato uno straniero senza fissa dimora.

Criminali e assassini salvi grazie alle strategie difensive

Però questo è il Paese dell’infermità per Mauro Rozza, che ha ucciso la moglie con 66 coltellate pagando solo con tre anni in Opg e una volta fuori ha truffato per milioni di eur, una disabile , e di Gianluca Paul Seung, che ha ucciso la povera dottoressa Capovani a Pisa e che potrebbe avere qualche infermità o seminfermità. Questo è il Paese delle infermità farlocche – conclude Antoniozzi – che hanno purtroppo reso impuniti criminali e assassini”.