Strisce blu, per il Comune non servono a fare cassa. Ma si prepara l’aumento

“Voglio spezzare una lancia verso questo strumento di regolazione, la sosta tariffata, inserita agli inizia degli Anni 90 nella nostra città. Non è uno strumento per fare cassa” ha spiegato l’assessore alla mobilità capitolino Eugenio Patane’. “Perché le strisce blu, hanno tre funzioni: ordinano la sosta su strada, garantiscono la rotazione delle autovetture, ed agiscono da disincentivo al traffico privato”. Questa la posizione ufficiale dell’amministrazione Gualtieri sulla sosta tariffata. Che d’altronde oramai è in vigore in tutte le principali città italiane ed europee. Ma il tema caldo rimane sempre quello delle tariffe. Visto che Roma vanta un record poco invidiabile. di ben 629 autovetture ogni 1000 abitanti. Una mole di macchine da regolamentare, certo. Ma anche un possibile gettito per l’amministrazione. E quindi un aumento sembra dietro l’angolo. Magari ammantato da buoni propositi. Come appunto la riduzione del traffico e dell’inquinamento.

Il Comune vuole arrivare almeno a 100 mila strisce blu

Le strisce blu a Roma, attualmente sono circa 70 mila. Per oltre un milione di autovetture. Certamente poche, e il parcheggio spesso rimane un miraggio. Anche se verniciando più stalli per la sosta, i posti non aumentano. Ma potrebbe aumentare la rotazione dei veicoli, e quindi diminuire il tempo di permanenza. Specie se anche le tariffe subiranno un ‘ritocchino’. Sembra essere questa la strada che la giunta Gualtieri si appresta a percorrere, anche per disincentivare l’uso del mezzo privato in città. Un obiettivo che si può perseguire in almeno due modi. Il primo, potenziando il trasporto pubblico, e fornendo ai romani una vera ed efficace alternativa all’auto. Il secondo, ‘stangando’ chi usa la macchina. E magari non può prendere monopattini o bici, perché abita in periferia. Pur lavorando in centro. Si pensi alle tante commesse dei negozi, o agli impiegati nella ristorazione ad esempio. Che dopo aver accompagnato i figli a scuola, devono comunque raggiungere il lavoro. Sarebbe giusto farli pagare di più per la sosta delle loro (spesso vecchie) utilitarie? Vedremo. Perché aumentare o meno il costo della sosta, sarà una scelta politica. Che caratterizzerà comunque la nuova amministrazione piddina della città.