Sul pasticcio del subappalto ATAC il Comune rischia con Procura e Corte dei Conti

Il comune di Roma starebbe rischiando seriamente con la Procura e la Corte dei Conti. Questa almeno è l’opinione riportata in un post di Mercurio Viaggiatore pubblicato dal sito odisseaquotidiana. Materia del contendere il subappalto.per l’affidamento di una parte del servizio pubblico cittadino ad operatori privati. In realtà tutta la vicenda ha origini lontane. E risale addirittura agli inizi degli anni 2000. Quando l’assessore e vice sindaco dell’epoca Valter Tocci si inventò le cosiddette linee J. Per potenziare la mobilità pubblica in occasione del grande Giubileo celebrato da Papa Wojtyla.

Cento linee ATAC ai privati. Ma negli anni niente gare e per il subappalto ben quattro proroghe

All’epoca del Giubileo venne e fatta una gara che si aggiudicò un consorzio. Allora chiamato Tevere TPL. Terminato il grande evento le linee vennero trasformate in un potenziamento del trasporto periferico. Sempre affidato in subappalto allo stesso soggetto privato. Per circa il 12 per cento del chilometraggio complessivo garantito da ATAC in città. In realtà i mezzi li avrebbe forniti la.stessa azienda capitolina dei trasporti.  Mentre il consorzio avrebbe garantito il servizio con i propri autisti. Una formula particolare, visto che molti dei lavoratori della Tevere TPL guidavano già i pullman gran turismo delle ditte del consorzio. E che i sindacati più volte hanno denunciato stipendi più bassi per questi lavoratori rispetto agli autisti delle linee gestite direttamente da ATAC. Ma così si è andati avanti di fatto fino ai nostri giorni. Con ben quattro proroghe dell’appalto, anche se ora il nome è cambiato in Roma TPL.

https://www.odisseaquotidiana.com/2020/06/il-comune-di-roma-e-quel-subappalto.html

800 vetture in più in servizio e oltre due milioni e mezzo di costi. Per il dopo Covid il comune di Roma si affida ancora al solito privato 

Sono oltre 100 le linee gestite in subappalto dal consorzio privato Roma TPL in tutta la città. Specie a copertura delle tratte più periferiche. Secondo quanto riporta il sito odisseaquotidiana il servizio sarebbe giunto alla quarta proroga. E ancora l’amministrazione capitolina non sarebbe in grado di predisporre velocemente e correttamente un idoneo bando di gara. Difficile capire anche per i cittadini che il servizio su alcune tratte sia stato esternalizzato. Perchè viene comunque svolto con mezzi ATAC nella loro livrea ufficiale. Ma ora si è aggiunto anche un altro recentissimo capitolo a tutta questa storia. Infatti in piena emergenza Covid 19 la sindaca Raggi e l’assessore Calabrese hanno dovuto pensare a qualcosa per potenziare il servizio. Visto che con le nuove regole del distanziamento sociale le vetture devono viaggiare con molti meno passeggeri a bordo. E allora è stato diramato un invito a tutti gli operatori del Lazio. Per una disponibilità a fornire fino a 800 mezzi aggiuntivi con i relativi autisti. Almeno fino al 31 luglio. Ma ancora una volta la scelta è ricaduta su Roma TPL. Sempre lo stesso consorzio, sempre senza gara. Stavolta per un valore complessivo dell’affidamento di 2,8 milioni di euro. Stando alla determinazione dirigenziale OG/472/2020 del 14 maggio scorso. E per il gran numero delle vetture richieste, stavolta si sarebbero utilizzati anche veri e propri pullman da turismo. Considerando le disdette delle prenotazioni di questi mesi, certamente un bel colpo di fortuna. Almeno per chi è riuscito ad approfittarne.

ATAC ha centinaia di mezzi fermi in rimessa. Prima di andare a cercare all’esterno sarebbe il caso di utilizzarli a dovere

Insomma secondo Mecurio Viaggiatore e il sito odisseaquotidiana questa storia potrebbe andare a finire molto male. Con possibili conseguenze anche dal punto di vista giudiziario. Anche se il Comune si difende, e sostiene che in realtà non sono stati sborsati altri soldi dei contribuenti romani. E che gli oltre due milioni e mezzo di spesa sarebbero coperti dal recupero di vecchie penali. Ma la domanda resta sempre la stessa. Se davvero la flotta ATAC supera le 2000 vetture, e ne circolano solo 1200 qualche problema ci sarà. E prima di cercare soluzioni all’esterno sarebbe meglio far funzionare bene quello che si ha in casa. Questo chiedono i cittadini. Poi certo ci sono le gare non fatte e i ricorsi. Ma questa è un’altra storia.