Sulla lite Ramazzotti-Virzì al ristorante dell’Aventino indaga la Procura di Roma
Sulla lite furibonda tra il regista Paolo Virzì e la sua ex compagna, l’attrice Micaela Ramazzotti, ora indagano anche i magistrati della Procura di Roma. La vicenda è nota, sfociata in insulti, minacce e aggressioni verbali. L’episodio, avvenuto lo scorso 17 giugno in un ristorante dell’Aventino, ha avuto come testimoni anche la figlia del regista e il nuovo compagno dell’attrice.
Lite Ramazzotti-Virzì: indaga la Procura di Roma
Sulla vicenda è stata aperta un’indagine dalla procura di Roma, al momento senza indagati né ipotesi di reato. Le posizioni dei quattro protagonisti sono al vaglio dei pm che stanno valutando le denunce presentate da entrambe le parti.
Stando al racconto di Micaela Ramazzotti, la lite sarebbe scoppiata a seguito di una battuta provocatoria da parte della figlia di Virzì, Ottavia. L’attrice, nella denuncia presentata ai carabinieri, ha descritto un clima teso fin da subito, con insulti e minacce da parte dell’ex marito. La situazione sarebbe poi degenerata con l’intervento del nuovo compagno di Ramazzotti, che avrebbe cercato di calmare gli animi, e con la figlia di Virzì che avrebbe iniziato a filmare la scena e ad aggredire verbalmente l’attrice.
L’episodio, che ha visto coinvolti anche un minore, ha avuto un notevole clamore mediatico, riaccendendo i riflettori sulla burrascosa separazione tra Virzì e Ramazzotti. I due, dopo anni d’amore e un figlio in comune, si sono lasciati nel 2017. Ora, la lite avvenuta all’Aventino apre un nuovo capitolo doloroso nella loro storia, con la magistratura che indaga per fare luce su quanto accaduto.