Sutri, si apre la stagione dei Teatri di Pietra: ecco tutti gli eventi

Teatri di Pietra a Sutri
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Tutto pronto, a Sutri, per l’imminente avvio della stagione di Teatri di Pietra, in programma all’Anfiteatro romano di Sutri, fino al prossimo 3 agosto.

La rassegna

La prestigiosa rassegna multiculturale, giunta all’edizione numero 22, unisce teatro, musica e danza, portando, tra giugno e settembre, lo spettacolo dal vivo in siti archeologici e monumentali di cinque regioni italiane.

La realizzazione del progetto

Teatri di Pietra, a cura di Pentagono Produzioni, è diretta dal maestro Aurelio Gatti ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio, la Rete nazionale dei Teatri di Pietra, Fondazione Carivit e la sinergia con Archeoares e Extra Tuscia Experience.

La storia

Nel 1417 avviene una scoperta straordinaria, l’umanista toscano Poggio Bracciolini trova nell’abbazia di San Gallo, vicina al lago di Costanza, il manoscritto del De rerum natura. Lucrezio lo scrisse nel I secolo a.C. e bisogna tenere presente questo per comprendere la ‘modernità’ di Lucrezio, non solo perché l’autore anticipa intuizioni lontane dalla sua epoca, ma soprattutto perché col “De rerum natura” Lucrezio affronta domande che tuttora ci poniamo, sul senso stesso dell’esistenza, sull’universo, sull’infinito, sulla paura della morte…Tutto questo fa del De rerum natura materia di teatro e danza: la poesia di Lucrezio accende la comprensione che nell’antico c’è qualcosa di finito, confinato nel suo tempo,ma al stesso si percepisce qualcosa di incessante, qualcosa che supera tempi, luoghi, secoli e millenni e che riesce a mantenersi intatto per giungere fino a noi.

In scena

In scena il Poeta e il suo Inquisitore, eppoi la danza che moltiplica ogni dinamica per offrirsi come unicità delle nostre esistenze, che nella loro caducità, nel loro dolore, meritano di essere pienamente vissute.” Domenica 7 luglio, sempre alle 21, “Senza Tempo”, concerto per Gu-Zheng ed altri strumenti antichi di e con Marco Schiavoni. 

Gli etruschi

“Il concerto è costruito sulla fusione e l’ispirazione di due culture lontane nel tempo e nello spazio. La filosofia del Tao (WuXing) e la cultura musicale etrusca. Per gli Etruschi la musica era importante. Dagli affreschi delle tombe etrusche e dai vasi è stato possibile ricostruire quali strumenti fossero usati. 

Dalla Cina con furore

Nella seconda parte il Gu-Zheng sarà accordato nella classica scala pentatonica cinese, alternando le due tonalità principali, do maggiore e fa maggiore. La drammaturgia musicale del “Tao della Danza”, lavoro creato con la coreografa Yang Yu-Lin nel 1992, si sviluppa materializzando in forma sonora i cinque elementi del Tao: terra, legno, fuoco, metallo e acqua.”