Tafferugli al derby: trasferte vietate per gli ultrà di Roma e Lazio per 4 partite

Roma, gli scontri prima del derby Roma-Lazio
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Roma, il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms) ha adottato una misura severa per arginare la violenza legata al calcio: i tifosi di Roma e Lazio non potranno assistere alle trasferte delle rispettive squadre per quattro partite. La decisione arriva dopo i gravi disordini avvenuti durante il derby capitolino di domenica scorsa, che hanno messo a dura prova l’ordine pubblico e le forze dell’ordine.

Scontri al derby Roma-Lazio: puniti gli ultrà

Il provvedimento riguarda gli incontri Bologna-Roma del 12 gennaio, Hellas Verona-Lazio del 19 gennaio, Udinese-Roma del 26 gennaio e Cagliari-Lazio del 3 febbraio. Non solo: è stato vietato l’acquisto dei biglietti ai residenti nella regione Lazio per queste partite, con l’annullamento immediato dei tagliandi già emessi. Una stretta necessaria, secondo il Casms, per prevenire ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza degli eventi sportivi.

Tafferugli gravi, Roma a soqquadro

La decisione del Casms trova origine nei violenti tafferugli scoppiati prima, durante e dopo il derby Roma-Lazio, disputato allo stadio Olimpico. Le frange più estreme delle tifoserie hanno sfidato apertamente il massiccio dispositivo di sicurezza predisposto per la giornata. Con volti coperti da caschi e movimenti ben coordinati, i gruppi ultrà hanno cercato lo scontro diretto, generando un clima di tensione e caos.

Il bilancio della giornata è stato pesante. Gli episodi più gravi si sono verificati nei pressi dello stadio, con il lancio di petardi, fumogeni e l’uso di oggetti contundenti. Alcuni tifosi hanno persino sfondato i varchi di controllo, accedendo senza autorizzazione all’impianto. Gli scontri non si sono limitati agli esterni dello stadio ma sono proseguiti anche al suo interno, con aggressioni tra tifosi e tentativi di confronto diretto tra le due fazioni, sedati solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

Arsenale e danni

Ad aggravare il quadro, il ritrovamento di un vero e proprio arsenale nascosto nei pressi dello stadio Olimpico. Coltelli, taglierini, aste di bandiere modificate con lame e altri strumenti di offesa sono stati sequestrati. L’uso di bombe carta e fuochi d’artificio non autorizzati ha causato ulteriori danni: alcune auto in sosta sono state incendiate, aumentando il caos e i rischi per la sicurezza pubblica.

La risposta delle autorità

Il Casms ha definito i comportamenti delle tifoserie di Roma e Lazio come una “particolare propensione alla violenza“. La decisione di vietare le trasferte mira a ridurre i rischi connessi agli spostamenti dei tifosi, tradizionalmente momenti critici per l’ordine pubblico. È un segnale chiaro: la sicurezza collettiva ha la priorità rispetto alla libertà di movimento delle frange più pericolose del tifo organizzato.

Questa misura, seppur drastica, sottolinea la necessità di intervenire con fermezza per evitare che episodi come quelli del derby possano ripetersi. Resta ora da vedere se il provvedimento riuscirà a dissuadere i gruppi violenti o se saranno necessarie ulteriori restrizioni in futuro.