Tajani boccia gli alleati di Salvini: ma se vincono le europee che fa, va con i socialisti?
Suscitano davvero perplessità e stupore le continue dichiarazioni degli ultimi giorni di Antonio Tajani, leader di Forza Italia. A più riprese ha assicurato che Forza Italia non si alleerà mai in Europa con gli alleati di Salvini, a cominciare da Marine Le Pen e l’Afd tedesca. Forze peraltro liberamente e democraticamente elette dai rispettivi cittadini e rappresentate nei parlamenti nazionali e internazionali. Capiamo che Tajani voglia strizzare l’occhio agli elettori moderati, che magari considerano la Le Pen, l’Afd, e anche Wilders, troppo estermisti, ma a leggere i loro programmi non è affatto così, tanto è vero che milioni di elettori li hanno votati, e scommettiamo che tra loro ci sono anche moderati, magari esasperati proprio dal “moderatismo”.
Perché Tajani si è unito al coro delle sinistre contro Salvini e i sovranisti?
Forse Tajani avrebbe dovuto attendere i risultati delle elezioni europee, prima di sbilanciarsi in tal modo: se infatti Afd, Wilders, Le Pen, Lega e così via vincessero le elezioni europee prossime venture, Tajani che farebbe? Andrebbe con loro o con i socialisti? Il vicepremier farebbe bene poi a non parlare di estremismo, come se fosse il diavolo, perché nel 2006 Forza italia e tutta la Casa delle Libertà si allearono con la Fiamma Tricolore per le elezioni politiche, e lo stesso Berlusconi difese pubblicamente i ragazzi della Fiamma Tricolore aggrediti da avversari politici. Oggi, invece, Tajani sembra unirsi al coro piangente delle sinistre che gridavano allo scandalo per la legittima e democratica manifestazione di Salvini e delle destre europee a Firenze. E questo dispiace.
Tajani: non mi convince l’alleanza con Le Pen e l’Afd…
“Unità centrodestra italiano a Bruxelles e Strasburgo sì, alleanza con Lega e Alternative für Deutschland (Afd) no”. Così infatti afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani all’Adnkronos. “Non poniamo veti a nessuno. Noi siamo per l’unità del centrodestra. Forza Italia è parte del Ppe e Giorgia Meloni è presidente dei Conservatori. Se vogliamo sconfiggere la sinistra dobbiamo unire popolari, conservatori e liberali”. E precisa: “Sono favorevole a che la Lega e Matteo Salvini siano parte di questa coalizione di governo del parlamento europeo. Nessun veto sulla Lega, non ho mai detto una parola che potesse andare in questa direzione. Non mi convince però un’alleanza con Afd e con Le Pen perché hanno dei valori che non sono coincidenti con i miei.
Il vicepremier poi rassicura: la nostra coalizione è solida
La Lega è una cosa ben diversa”, conclude. In realtà non è così, tanto è che sono alleati e hanno fatto insieme una manifestazione di grande successo a Firenze. Ma poi rassicura: “Chi si augura una spaccatura nella nostra coalizione resterà deluso. Il nostro Governo continuerà ad impegnarsi in Europa per difendere gli interessi di cittadini e imprese”, dice Tajani rispondendo al Question Time. “Le coalizioni nazionali non si basano sulla comune appartenenza alla stessa famiglia europea. E in Europa non devono necessariamente riprodursi gli schemi nazionali”, spiega, arrampicandosi però un po’ sugli specchi. Non ci resta che aspettare l’esito delle urme europee.