Tajani rompe gli indugi: è il primo big a candidarsi in Europa. Nel segno di Silvio
“Ho deciso di candidarmi e lo farò profondendo tutte le mie forze senza mai far passare in secondo piano il mio ruolo di ministro degli Esteri e di vicepremier. Mi perdonerà mia moglie e la mia famiglia, come fanno da 30 anni, se ora mi dedicherà alla campagna elettorale…”. Antonio Tajani, look casual da weekend (senza giacca e cravatta, con maglioncino blu su pantaloni grigi) rompe gli indugi e al Consiglio nazionale di Forza Italia ufficializza la sua discesa in campo come capolista alle europee in tutte le circoscrizioni, tranne quella delle Isole dove correrà Caterina Chinnici, come ”segno inequivocabile” della lotta del partito contro la mafia. Nella sala Sforza dell’hotel Parco dei principi di Roma una vera e propria standing ovation accoglie l’annuncio del segretario.
Belusconi il più citato alla convention
La location è la stessa dell’ultima apparizione pubblica a un evento di partito di Silvio Berlusconi e molti si commuovono. Il nome più citato, infatti, da Tajani è quello del Cavaliere (il suo volto è dappertutto, a cominciare dal manifesto elettorale scelto per le europee): ”Il sentimento della gratitudine, anche quando è verso una persona che non c’è più, non deve essere mai dimenticato, noi siamo grati a lui per quello che ci ha dato, ora dobbiamo dare il massimo ed essere in grado di camminare con le nostre gambe. Non l’abbiamo dimenticato e non lo dimenticheremo mai, Silvio è la nostra guida”, assicura il vicepremier che lancia lo slogan ‘Una forza rassicurante al centro dell’Europa’ e giù applausi scroscianti.
Rafforzare il centrodestra moderato
L’obiettivo è rafforzare il centro moderato, nel solco del Ppe per superare il 10 per cento in Europa e puntare al 20 per cento alle prossime politiche. Ed ecco la ragione del video collegamento con Maurizio Lupi, impegnato a sua volta al Consiglio nazionale di Noi Moderati. ”Abbiamo firmato giorni fa un’intesa con Noi moderati , non è un accordo elettorale ma l’inizio di un percorso per rafforzare l’area di centro nel Ppe”, sottolinea il vicepremier, che formalizzando la sua corsa fa da apripista non solo nel centrodestra (anticipa la Meloni che tutti danno presto nell’agone alla guida delle liste di Fratelli d’Italia ma è il primo big incampo anche rispetto al centrosinistra).
Il segretario di partito deve dare l’esempio
“Se un segretario di partito non è in grado di mettersi al servizio di chi gli ha dato fiducia non sarebbe un buon segretario di partito”, dice Tajani, che promette: ”Mi batterò senza risparmiarmi, voglio mettere nell’agone elettorale 30 anni di vita nelle istituzioni europee”. un saluto e abbraccio affettuoso, prepariamoci a fare una campagna elettorale insieme”. Illustra i principali punti del programma di Fi e garantisce ”liste competitive, liste dove non ci saranno né protetti, né protettori, né ciucci e amici…”. E ancora: ”Non sto facendo nessuna competizione con gli alleati, gli avversari non sono nemici, noi dobbiamo guardare al grande partito dell’astensione, dobbiamo dire che ci siamo, dobbiamo dire che c’è qualcuno al quale i cittadini possono fare riferimento”.
”Noi siamo una forza rassicurante”
”Noi siamo una forza rassicurante”, insiste, ”questo è il messaggio che vogliamo dare a tutti: dovunque siamo, dobbiamo dimostrare di essere all’altezza della situazione. Tutti i sondaggi ci danno a un passo del 10% e ciò significa che alle politiche potremmo arrivare al 20 per cento”. Tajani ritorna sulla sua candidatura: ”E’ un atto d’amore nei vostri confronti, nei confronti dei nostri elettori per dire che io ci sono, ci sarò e continuerò ad esserci, da semplice militante, che vuole portare avanti, come feci 30 anni fa, la bandiera di Fi, con tutto ciò che rappresenta”. Per la chiusa finale Tajani cita di nuovo Berlusconi, per una mozione di affetti sempre nel segno di Silvio: “L’8 e il 9 giugno potremo festeggiare uno straordinario risultato di Fi che sarà il miglior regalo che tutti noi potremo fare a Silvio Berlusconi”.