Talpa in Procura, nuove intercettazioni contro Camilla Marianera
Risalgono al gennaio del 2023 le cinque nuove intercettazioni che riguardano il ruolo di Camilla Marianera, accusata di corruzione in atti giudiziari insieme al compagno, Jacopo De Vivo. Una presunta talpa in tribunale a Roma avrebbe consegnato a Marianera alcune notizie coperte dal segreto istruttorio e l’imputata a sua volta avrebbe rivenduto le informazioni.
Udienza di sei ore
Stando a quanto si apprende, nell’udienza fiume durata 6 ore la pm Giulia Guccione avrebbe depositato agli atti cinque intercettazioni (sia ambientali che telefoniche) che risalgono a pochi giorni prima dell’arresto della praticante avvocato. Quest’ultima sarà ascoltata in aula a febbraio.
Mazzette per le informazioni
Camilla Marianera e Jacopo De Vivo sono accusati di avere venduto notizie coperte da segreto istruttorio in cambio di mazzette. Secondo i pm, i due “erogavano utilità economiche a un pubblico ufficiale allo stato ignoto, appartenente agli uffici giudiziari di Roma e addetto all’ufficio intercettazioni, perché ponesse in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, consistenti nel rilevare l’esistenza di procedimenti penali coperti dal segreto, l’esistenza di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, atti remunerati mediamente nella misura di 300 euro a richiesta”.
Caccia alla talpa
La presunta talpa ancora non è stata individuata e del resto i due imputati hanno sempre smentito la sua esistenza. Per i pm i due fidanzati si facevano pagare dai 300 ai 700 euro in cambio di informazioni riservate. Per esempio, la talpa avrebbe rivelato loro l’esatto posizionamento di microspie e localizzatori Gps e i due fidanzati avrebbero venduto l’informazione. I loro clienti, hanno ricostruito gli inquirenti, erano criminali e pregiudicati della malavita romana. Marianera e De Vivo hanno sempre parlato delle loro informazioni come semplici “millanterie” per guadagnare qualche centinaio di euro.