Taxi, il sindacato Filt Cgil contro il Comune: “Ci fanno pagare per un posto di lavoro”

Roma

I taxi romani contro il Comune di Roma. In una lettera aperta del sindacato Filt Cigil i precari del settore meglio conosciuti come “sostituti alla guida” lamentano le condizioni lavorative cui sono sottoposti ogni giorno.

Taxi: chi è il sostituto alla guida

Il sostituto alla guida taxi, è quella figura che svolge servizio pubblico non di linea al posto del titolare per un periodo che dovrebbe essere momentaneo. La maggior parte dei sostituti alla guida sostituisce il proprio titolare però per un periodo che va dai 5 ai 10 anni consecutivi, con casi di sostituzione di oltre 18/20 anni alle spalle”. Gli oneri del servizio pubblico, sono tutti a carico del sostituto: costo della vettura, manutenzione del veicolo, assicurazione, carburante, ecc. Inoltre il rapporto lavorativo potrebbe terminare da un giorno all’altro se il titolare decidesse di riprendersi la licenza e non è previsto alcun sostegno al reddito.

Taxi: il bando del Comune di 1000 licenze

“Ulteriore anomalia, costituita dal Comune di Roma che non solo in tutti questi anni non ha vigilato sulle sostituzioni alla guida e non ha neanche adeguato gli organici di servizio, ma decide di optare per un bando di mille licenze a titolo oneroso (presumibilmente 65/70 mila euro più il costo del veicolo previsto) che per la maggior parte dei sostituti alla guida, sarebbe la pietra tombale alle speranze di vedersi regolarizzata la propria posizione. Se potevamo comprare una licenza ed avere un accesso al credito, nessuno avrebbe sprecato la sua vita da precario alle condizioni citate precedentemente”. Da parte nostra, abbiamo fatto arrivare al Comune di Roma varie proposte per venire incontro alle esigenze del servizio pubblico non di linea mettendo a disposizione la nostra professionalità e competenza, anche per coprire fasce orarie e luoghi dove il servizio è più carente e dare un servizio specifico a persone con disabilità, anziani e donne, ma purtroppo al momento non sono state prese in considerazione”.

Il Comune ci chiede di pagare per partecipare ad un bando pubblico

Ci fa specie, dunque, che una Amministrazione Comunale sensibile al tema del lavoro precario chieda di far pagare una somma del genere per poter partecipare ad un bando Pubblico. Tra l’altro, questa tipologia di bando, allungherà inevitabilmente i tempi per il rilascio di nuove licenze a causa dei molteplici ricorsi che si prospettano. Se si vuole risolvere il problema della mancanza di taxi, ora e in vista del Giubileo e lo vuole fare senza intoppi, l’unico bando possibile è quello a titolo gratuito, anche perché il titolo oneroso potrebbe portare a speculazioni finanziare da parte di soggetti aventi disponibilità economica e quindi ad un’altra tipologia di sfruttamento. In conclusione, auspichiamo che l’ Amministrazione Capitolina ascolti le nostre istanze e non permetta che centinaia di famiglie vedono stroncato il loro futuro.

Nel mentre la polizia locale ha incrementato i controlli anche sia sui Taxi che sugli Ncc: nei primi quattro mesi dell’anno 2.500 verifiche, oltre 600 verbali e 11 patenti ritirate. Nel 2023 invece sono stati eseguiti oltre 7mila controlli nel settore che hanno portato a 1635 verbali, 137 fermi amministrativi e 24 sequestri di veicoli. Ritirate anche 178 carte di circolazione e 26 patenti e 7 persone sono state denunciate.

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