Teodoro Buontempo, già dieci anni. Oggi la Messa

Difficile rendersi conto che sono già passati dieci anni dalla scomparsa di Teodoro Buontempo. C’è da restarne ancora oggi increduli, per l’energia che sprigionava, per la vitalità che lo caratterizzava, per il carisma che lo accompagnava.

A noi manca, ad un mondo che lo ha visto come esempio di vita e di politica. E la sua bella famiglia, Marina con i suoi magnifici figli, ci chiama ancora oggi ad un omaggio in chiesa, in piazza San Marco, alle 19.30.

Teodoro Buontempo, inizio e fine de La Destra

Con lui La Destra ebbe inizio e fine. Teodoro Buontempo ne fu presidente fino all’ultimo giorno della sua vita, in quel maledetto 2013 in cui non risparmiò il suo fisico in una campagna elettorale durissima. Ero orgoglioso di stare al suo fianco, come segretario del partito, perché lui era La Destra, come temperamento, come passione, come icona per tutti noi.

Teodoro è stato un baluardo della gioventù missina, e poi ha fatto il suo dovere di amministratore capace come consigliere comunale e provinciale a Roma, poi fu assessore regionale con Renata Polverini (nominato il 25 aprile 2010 in una straordinaria vendetta della storia) e parlamentare preparatissimo per diverse legislature.

“Indimenticabile” la parola più gettonata

Tutti gli incarichi istituzionali ricoperti li ha serviti con onore ed “indimenticabile” è la parola più gettonata rispetto alle sue fotografie che inondano il web. Mille selfie, profili facebook con la sua fotografia, ognuno può raccontare un pezzo di vita vissuta accanto a lui.

Dieci anni dopo lo piangiamo ancora oggi come uno di noi che non molla, non ci abbandona, non scappa rispetto alla battaglia politica.

Anche per questo, diciamo la verità, La Destra non poteva proseguire il suo accidentato cammino politico senza il presidente Buontempo. L’inizio e la fine appunto, coincisi con l’ultima parte della straordinaria avventura umana e politica di Teodoro.

Anche per questo gli siamo ancora grati per aver accettato di essere il nostro Presidente. Un ruolo servito con grande umiltà, come si conveniva ad un leale soldato politico quale era.