Terremoto al largo di Pesaro: il punto dell’Ingv sull’allerta tsunami. La scossa avvertita anche a Roma

In questi minuti si parla di allerta tsunami dopo la scossa che si è avvertita anche nel Lazio: un terremoto di magnitudo 5.7 avvenuto questa mattina alle 7:07 al largo di Pesaro, nella costa marchigiana, con ipocentro a 8 chilometri. Le linee ferroviarie Bologna-Pescara e Ancona-Roma sono state sospese nei pressi di Ancona in via precauzionale per verifiche tecniche e sono in corso gli interventi dei tecnici per la regolare ripresa del traffico ferroviario. Diverse le segnalazioni sui social da parte di cittadini laziali e romani che affermano di aver sentito la scossa. Al momento non sono segnalati danni. Diverse le segnalazioni anche da altre parti d’Italia.
Allerta tsunami: secondo l’Ingv non ci sono rischi
“La scossa è avvenuta lontano dalla costa e, fortunatamente, quanto ciò accade l’energia si attenua. E’ stato avvertito molto bene perché la placca Adriatica è molto rigida, l’energia viene trasmessa e si propaga. Questo terremoto è di tipo compressivo, l’opposto dei terremoti sull’Appennino dove c’è un processo di estensione crostale”. Lo afferma all’Adnkronos il sismologo Alessandro Amato, responsabile del Centro Allerta tsunami dell’Ingv, dopo la forte scossa di terremoto sulla costa marchigiana che, fortunatamente, non avrebbe causato danni. “Il terremoto avvenuto oggi sulla costa marchigiana, spiega Amato, “è più simile, come tipo di movimento e di strutture geologiche, ai terremoti avvenuti in Emilia nel 2012”. “Non si tratta della magnitudo più alta registrata in quell’area, già nel 1930 ci fu il cosiddetto terremoto di Senigallia e, nei primi del ‘900, un sisma a Rimini con magnitudo intorno a 6”, continua. “Come sempre accade in questi casi, ci sono state scosse di assestamento e le repliche avvengono per un periodo tanto lungo tanto più il terremoto è forte – osserva – Per una scossa di questo tipo, le repliche dureranno diversi mesi, nella maggior parte dei casi non saranno avvertite e le scosse più forti saranno di meno. Vedremo l’evoluzione”. Non c’è nessuna allerta tsunami, spiega Amato, ma come avviene per terremoti di magnitudo superiore a 5.5, l’Ingv ha mandato alla “protezione civile un messaggio di informazione da diramare alle autorità locali” per favorire verifiche anche sulla costa.
