Terribile incidente a Roma, perde il controllo dello scooter: morto Davide Patacchiola, aveva 29 anni
Ancora un terribile incidente a Roma e ancora, purtroppo, una giovane vita spezzata. Questa mattina, poco prima delle 5, a Piazzale del Caravaggio, si è verificato un terribile incidente: il conducente di uno scooter Honda SH 300, che proveniva da via Attilio Ambrosini, una volta arrivato al piazzale ha perso il controllo del mezzo a due ruote. E per cause ancora tutte da accertare ha proseguito dritto sulla rotatoria, cadendo in modo rovinoso.
Roma, incidente mortale in viale Marconi: auto travolge e uccide operatore del 118
Incidente mortale a Piazzale del Caravaggio a Roma
Per lui, un ragazzo italiano di 29 anni non c’è stato nulla da fare: ogni tentativo di soccorso e rianimazione è stato vano, dopo quel ‘volo’ dallo scooter è caduto a terra, sull’asfalto. E lì è rimasto il suo corpo, purtroppo senza vita. Sulla dinamica sono in corso gli accertamenti: spetterà ai caschi bianchi del VIII Gruppo Tintoretto della Polizia Locale, intervenuti sul posto, fare chiarezza e capire cosa sia successo.
La vittima è Davide Patacchiola
Si chiamava Davide Patacchiola e aveva compiuto da pochi mesi 29 anni il ragazzo che ha perso la vita questa mattina a Piazzale del Caravaggio a Roma. Originario di Pedaso, nelle Marche, lavorava nella Capitale. E proprio a Roma, la città che lo aveva adottato, ha perso la vita.
Un altro incidente mortale a Viale Marconi
Stamattina, intorno alle 6, un altro terribile incidente a Roma, in viale Marconi: qui una persona è stata investita e uccisa mentre stava attendendo l’autobus. La tragedia è avvenuta all’altezza del civico 258, a poca distanza da piazzale della Radio, in direzione Trastevere. Da una prima ricostruzione la vittima, un operatore del 118 residente in zona, di 66 anni, si trovava nei pressi della fermata dell’autobus. Ad un tratto un uomo turco di 26 anni, a bordo di una Fiat 500 a noleggio, per ragioni ancora non chiare, ha perso il controllo dell’auto e ha falciato l’operatore sanitario. Per lui non c’è stato scampo: è morto sul colpo.