Tevere, Tiberis diventa parco urbano permanente: prossimo step il Parco Nazionale e il riconoscimento UNESCO
Il progetto di trasformare il Tevere in un asse strategico per lo sviluppo ambientale, culturale e turistico di Roma segna una svolta significativa nella gestione del territorio urbano e naturale. Il Tiberis permanente e le proposte di Ecoitaliasolidale si collocano in un quadro più ampio di visione sostenibile per la Capitale, soprattutto in vista del Giubileo 2025.
Tiberis: da spiaggia estiva a parco urbano permanente
L’annuncio di un investimento di 1,8 milioni di euro per rendere il Tiberis una realtà fruibile tutto l’anno riflette un impegno verso la valorizzazione del fiume come risorsa per i cittadini. Con alberi, servizi pubblici, aree sportive e la possibilità di navigazione, il progetto non si limita a creare un parco, ma intende connettere Roma al suo fiume, integrandolo nella vita quotidiana e turistica. Questo parco urbano sarà il settimo punto di affaccio sul Tevere, un segnale concreto di attenzione alla riqualificazione delle sponde fluviali.
L’ambizione di un Parco Nazionale del Tevere
Ecoitaliasolidale propone un’idea ancora più audace: un Parco Nazionale del Tevere, che abbracci l’intero corso del fiume e i suoi affluenti, includendo un’estensione di 80.000 ettari. Tale progetto punta non solo a tutelare la biodiversità, ma anche a promuovere lo sviluppo sostenibile di una vasta area, comprendente quattro regioni, otto province e 82 comuni.
Questo parco rappresenterebbe una delle aree protette più estese d’Italia e diventerebbe un modello di gestione integrata del territorio, in grado di conciliare esigenze ambientali, economiche e sociali. La sua istituzione sarebbe particolarmente significativa nel contesto del Giubileo, un’occasione ideale per promuovere un messaggio globale di sostenibilità, in linea con i valori dell’Enciclica Laudato Si’.
Navigabilità e mobilità sostenibile
Tra le proposte più concrete, emerge l’idea di riattivare la navigabilità del Tevere con traghetti elettrici o ibridi, lungo il tratto urbano tra Fiumicino e Castel Giubileo. Oltre a rappresentare una valida alternativa al traffico cittadino, questa soluzione darebbe nuova vita al fiume come arteria di mobilità sostenibile. Secondo lo studio del Prof. Fabio Rosati, il trasporto fluviale potrebbe ridurre l’impatto ambientale risparmiando 6,48 tonnellate di CO2 al giorno, un passo decisivo verso la decarbonizzazione.
Un fiume di cultura: il Museo del Tevere
La riqualificazione del Tevere passa anche attraverso la cultura, con la proposta di creare un Museo del Tevere nell’ex stabilimento Mira Lanza. Questo spazio interattivo celebrerebbe la storia e la cultura del fiume, valorizzando i reperti archeologici e integrando tecnologie innovative per attrarre visitatori di tutte le età.
Verso il riconoscimento UNESCO
Un altro obiettivo ambizioso è ottenere il riconoscimento del Tevere come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. L’intero corso del fiume, già parte del centro storico di Roma – anch’esso patrimonio UNESCO – attraversa aree di straordinaria bellezza e importanza culturale, come la Foresta fossile di Dunarobba. Questo riconoscimento consoliderebbe il ruolo di Roma come capitale della sostenibilità e del dialogo culturale, favorendo una maggiore consapevolezza globale sul valore del fiume.
Una sfida per ridisegnare il futuro
La visione di Ecoitaliasolidale non è solo un progetto ambientale, ma una sfida per ridisegnare il futuro di Roma e del territorio che circonda il Tevere. La riqualificazione del fiume, attraverso un approccio integrato che abbraccia mobilità, turismo, cultura e sostenibilità, potrebbe trasformare il Tevere in un simbolo di rinascita per Roma e per l’Italia intera.