“Ti ammazzo, italiana di merda!”: a Torino immigrati aggrediscono e insultano esponente di FdI

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Anche Torino fuori controllo, per la presenza di immigrati spacciatori che si appropriano sempre più del territorio. Aggredita dai pusher nordafricani con minacce di morte Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 6 a Torino. La Marino da tempo denuncia la situazione gravissima di Torino causata dagli immigrati che delinquono indisturbati. L’aggressione giovedì scorso, quando l’esponente di FdI insultata e assalita mentre si trovava nel parco pubblico torinese di via Cigna, già teatro di episodi di violenza  degrado. La vicenda raccontata sui social dalla stessa esponente di Fratelli d’Italia.

Il drammatico racconto di Verangela Marino

“Mi trovavo all’interno del parco di via Cigna a due passi da spazio 211 con alcuni residenti per lasciare del materiale al centro anziani. Dopo alcuni scatti all’interno del parco due individui uno di origine africana è una donna probabilmente tossicodipendente, si sono avvicinati con fare minaccioso e l’uomo si è scagliato contro di me cercando di portarmi via il telefono ma per fortuna senza riuscirvi, conl’aiuto dei due cittadini e purtroppo ho riportato una prognosi di 15 giorni con lesione al braccio destro e al collo. Come capogruppo di Fratelli d’Italia continuo a non capire perché nonostante le innumerevoli segnalazioni, siamo dovuti arrivare ad una colluttazione con i frequentatori di questo parco, da tempo trasformato da loro in luogo di illegalità”.

Insulti e minacce contro il consigliere FdI torinese

La Marino prosegue il suo inquietante racconto: “Mi sono state proferite frasi come ti ammazzo, ‘sei una p****** di m****, italiana di m**** ti faccio male, qui non devi venire, guardati le spalle prima o poi ti facciamo male, stai attenta’. Vorrei porre un piccolo quesito ai perbenisti di sinistra, coloro a cui da tanto fastidio la parola straniero, i quali recitano sempre la solita canzoncina falsa e ipocrita, utilizzando parole come compresione, inclusione, tolleranza, etc., mi piacerebbe sapere qualora avessero toccato il proprio padre, la propria figlia o la propria moglie, se la loro reazione sarebbe stata la stessa. Le sinistre inizino piuttosto a occuparsi dei cittadini anziché a vivere in un mondo fatato dognando progetti impossibili”.

“Non sarà questo a fermare il mio impegno per la sicurezza di Torino”

Non sarà sicuramente questo a fermarmi, tanto meno le minacce dei balordi, anzimi convince sempre di più ad andare avanti, prima o poi ci riprenderemo i nostri quartieri. Credo che quanto accaduto in via Cigna sia uno dei tanti esempi che dimostrano quanto la situazione sia fuori controllo: ogni giorno alcune circoscrizioni di Torino finiscono nelle testate di cronaca, circa atti vandalici, danneggiamenti alle attività commerciali, risse, spaccio, aggressioni, minacce nei confronti dei residenti. Ritengo che è arrivato il momento di prendere dei seri provvedimenti perché i cittadini dovrebbero essere liberi di poter circolare all’interno di un parco pubblico o semplicemente accompagnare il proprio figlio a scuola o svolgere il proprio lavoro in sicurezza. Tornerò in strada insieme a quei cittadini che non hanno voglia di arrendersi”.