Tivoli resta senza pronto soccorso. E Rocca tace

L'ospedale di Tivoli

A quasi un anno dall’incendio che devastò il Pronto Soccorso dell’ospedale di Tivoli e costò la vita a tre pazienti, la struttura rimane chiusa e nessuna data certa è stata ancora fornita per la sua riapertura. Nel completo silenzio del presidente della Regiole Lazio, Francesco Rocca, a cui compete la sanità, e del sindaco Roberto Gualtieri in qualità di capo della Città metropolitana. L’evento tragico dell’8 dicembre scorso sembra essere caduto nel dimenticatoio delle istituzioni, mentre i residenti dell’intero quadrante est della provincia di Roma – che conta mezzo milione di abitanti – continuano a vivere senza un servizio di emergenza vitale.

Promesse non mantenute

Nonostante le promesse fatte, gli annunci si sono susseguiti solo per essere puntualmente disattesi: dapprima si parlava di una riapertura «entro settembre», poi «entro ottobre». Ma oggi l’ASL Roma 5 evita di fornire ulteriori tempistiche, neanche per l’attivazione della tanto attesa risonanza magnetica, attesa da oltre dieci anni e mai arrivata. È inquietante constatare come l’azienda sanitaria locale preferisca non rispondere alle domande, mentre Tivoli rimane l’unico DEA di primo livello di un vasto territorio a essere ancora fermo. 

Sicurezza antincendio: un miraggio?

Eppure, non si tratta solo di ritardi burocratici: la sicurezza antincendio nell’ospedale tiburtino sarebbe stata già trascurata in passato. Di fronte a questa situazione, è inevitabile rivolgere uno sguardo critico anche al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che detiene la delega alla sanità. Rocca non solo ha disatteso le promesse, ma ha mancato di vigilare efficacemente affinché il Pronto Soccorso di Tivoli venisse ripristinato in tempi ragionevoli. Per la cittadinanza, questo non è soltanto un segnale di inefficienza, ma una colpevole indifferenza verso le esigenze di chi abita una delle aree più popolose del Lazio. Le parole non bastano più: dopo undici mesi e un susseguirsi di annunci disattesi, il territorio chiede risposte concrete.