Tivoli, stalker perseguita la ex nonostante il braccialetto elettronico: in manette

Braccialetto elettronico, foto generica dello studio legale Castaldi di Roma

Nella serata del 2 giugno, a Guidonia Montecelio, a due passi da Tivoli, i poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato Distaccato di “Tivoli-Guidonia” hanno arrestato, S.M. di anni 52, di Tivoli.

Per essere stato ‘pizzicato’ in flagranza differita della violazione del divieto di avvicinamento con “braccialetto elettronico” ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna. Divieto fissato in 500 metri. Nonché per aver opposto una violenta resistenza agli Agenti intervenuti per arrestarlo, dopo l’ennesima violazione.

A Tivoli, stalker 52enne perseguita la ex nonostante il braccialetto

A seguito di allarme pervenuto alla Sala Operativa della Questura di Roma dal dispositivo antistalking della ex compagna di S.M.. I poliziotti hanno accertato che per l’ennesima volta l’uomo era entrato nella zona di esclusione prevista dal provvedimento restrittivo. E che, dunque, aveva varcato il limite dei 500 metri di distanza imposti di recente dal Giudice del Tribunale di Tivoli.

Arresto in flagranza di reato: si aprono le porte del carcere

Gli accertamenti eseguiti nell’immediatezza dagli agenti intervenuti permettevano di ricostruire le dinamiche dell’accaduto. Nel racconto la vittima, ancora scossa, riferiva agli investigatori di essere stata aggredita dall’uomo e che, nonostante le difficolta, era riuscita a sfuggire alle violenze.

Gli agenti dei Commissariati di Tivoli- Guidonia e di Sant’Ippolito riuscivano poco dopo a rintracciare l’uomo presso la sua abitazione. Qui il 52enne, in evidente stato di alterazione psico-fisica, si opponeva violentemente ai poliziotti che lo arrestavano in flagranza “differita”. L’accusa? atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale.

S.M. era già stato arrestato il 30 marzo 2024 dagli Agenti del Commissariato Tiburtino, per essersi introdotto nell’abitazione della sua ex compagna contro la sua volontà. Aggredendola e mettendole le mani al collo in presenza dei figli minori.

In quell’occasione dopo la convalida del G.I.P. del Tribunale di Tivoli, era stato rimesso in libertà con l’applicazione, per l’appunto, della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima. Violata più volte tanto da essere nuovamente arrestato in flagranza il 13 Maggio scorso.

Quest’ultimo arresto del 2 giugno giunge, quindi, al culmine di una lunga serie di condotte che evidenziano chiaramente la pericolosità di M.S.. Al termine delle formalità di rito, è stato condotto in carcere.