Tivoli Terme, arrestata 21enne: in casa cocaina e migliaia di euro in contanti
Non è riuscita a sfuggire ai controlli dei Carabinieri una giovane di 21 anni di Tivoli Terme, finita in manette con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. La ragazza è stata colta in flagranza di reato durante una perquisizione domiciliare che ha portato a scoprire un piccolo arsenale dello spaccio.
La perquisizione dei Carabinieri della compagnia di Tivoli: droga, contanti e bilancini
Durante l’operazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 55 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e materiali per il confezionamento e il taglio delle dosi. Ma non è tutto. Nel corso della perquisizione è saltata fuori anche una somma di 4.400 euro in contanti. La cifra era suddivisa in banconote di vario taglio, ritenuta il guadagno delle attività illecite. Tutto il materiale è stato immediatamente sequestrato.
Arresti domiciliari e giudizio immediato
Un’operazione rapida ed efficace che ha confermato i sospetti delle forze dell’ordine sulla giovane, già monitorata da tempo per i suoi movimenti sospetti.
Dopo l’arresto, la ragazza è stata posta agli arresti domiciliari. Ora attende il giudizio con rito direttissimo presso il Tribunale di Tivoli, dove dovrà rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti.
Un fenomeno in crescita: un altro arresto lo scorso ottobre
Questa vicenda si aggiunge a un altro importante colpo inferto allo spaccio di droga. Lo scorso ottobre, la Polizia di Stato di Tivoli Guidonia ha rintracciato e arrestato un noto pluripregiudicato romano di 41 anni, latitante da due mesi. L’uomo, responsabile di un vasto traffico di stupefacenti operante nel quartiere romano di San Basilio e nelle aree limitrofe, è stato catturato in un villino con piscina a Sant’Angelo Romano, dove si nascondeva con la sua famiglia.
Condanna pesante per il 41enne
Dopo aver tentato inutilmente di sfuggire alla cattura, il 41enne è stato trasferito presso il carcere di Rebibbia. Dovrà scontare una pena residua di 4 anni, 9 mesi e 2 giorni di reclusione, oltre a pagare una multa di 30mila euro. A carico dell’uomo anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.