Tmb Rocca Cencia, odori nauseabondi e impianto stracolmo, cittadini in protesta contro Gualtieri bloccano la strada: ‘Non siamo la pattumiera di Roma’ (VIDEO)

Protesta Rocca Cencia
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Più di 100 cittadini sul piede di guerra contro l’impianto Tmb (ormai da tutti definito solo “Tm”, togliendo la “B” di biologico, dato che di “biologico” c’è ben poco) di Rocca Cencia. La protesta è avvenuta ieri sera, organizzata dai comitati di quartiere, che hanno richiesto di fare un sopralluogo nell’impianto. Sono stati invitati il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi, ma l’unico rappresentante delle istituzioni che ha risposto all’invito è stato Nicola Franco, presidente del VI Municipio di Roma Le Torri.

I cittadini, stanchi e inferociti a causa del cattivo odore provocato dall’impianto, hanno bloccato via di Rocca Cencia e inscenato una protesta contro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, colpevole di aver ancora una volta disatteso alle promesse fatte. “Nel 2023 il Primo Cittadino aveva detto di aver chiuso l’impianto – dichiarano – promettendo che sarebbe stato utilizzato solo per lo scarico di inerti. E che non si sarebbero più sentiti odori. E infatti non si sentono odori. Ma una puzza terribile. Molto peggio di prima. L’aria è irrespirabile”.

“Non vogliamo essere la pattumiera di Roma”

“Sto scrivendo al sindaco Gualtieri e all’assessore Alfonsi, affinché vengano a rendersi conto di come hanno ridotto il nostro quartiere“, tuona Nicola Franco. “Non vogliamo essere la pattumiera di Roma”. A fare eco al minisindaco oltre 100 cittadini, stanchi di sopportare cattivi odori e via vai di camion pieni di rifiuti. Insieme ai responsabili Ama questa notte sono entrati nell’impianto. “La situazione è insostenibile, non si respira”.

“Visto che né il sindaco né l’assessore sono venuti alla manifestazione, a questo punto pretendo che vengano a dirci cosa è veramente previsto riguardo a questo impianto per la durata del Giubileo. Vanno trovate soluzioni, non possiamo sacrificarci per tutta Roma e caricare ulteriormente Rocca Cencia. Non possiamo stare con le finestre chiuse perché l’aria qui nel VI municipio è irrespirabile”.

Dopo mezz’ora di blocco della strada è intervenuta la polizia e i camion hanno ripreso la circolazione, ma i cittadini sono comunque rimasti sulle loro posizioni. “Il sindaco deve rendersi conto che non può trattarci come se fossimo la sua fogna personale. E smetterla di prenderci in giro”. “Stavolta siamo riusciti a far tranquillizzare i cittadini – ha aggiunto Nicola Franco – ma non garantisco per il futuro, vista la situazione. Gualtieri deve darsi una mossa. I cittadini devono sapere se l’andazzo a cui andiamo incontro per il Giubileo sapere su il Municipio VI delle Torri di Roma sarà l’unico sbocco per i rifiuti della Capitale. Il Sindaco e l’Assessore devono essere chiari: cosa sta accadendo a Rocca Cencia? Cosa è previsto? I cittadini hanno diritto alla verità. Mi permettano un avvertimento: la determinazione e la disperazione dei cittadini sono altissime, per cui non garantisco per il futuro lo stesso grado di collaborazione. Sindaco Gualtieri e Assessore Alfonsi, fate come ho fatto io ieri all’una di notte: metteteci la faccia, insieme ai cittadini”.

La situazione nell’impianto di Rocca Cencia

Nell’impianto di Rocca Cencia la situazione è fuori controllo. Quindici metri di spazzatura ammassata, una montagna che incombe sul quartiere e che potrebbe diventare una vera e propria bomba ecologica. L’odore acre e insopportabile invade l’aria, spingendo i residenti – e perfino il presidente del VI Municipio, Nicola Franco – a chiedere un cambiamento immediato.

Proteste notturne: i residenti bloccano le strade

Stanchi di vivere immersi tra i rifiuti, questa notte un centinaio di residenti è sceso in strada, bloccando via di Rocca Cencia per fermare i camion dell’Ama e impedire che la situazione peggiori ulteriormente. La richiesta è chiara: basta caricare nuovi rifiuti in un impianto che, ormai, è al collasso e non rispetta quelli che erano i parametri promessi dal sindaco. I dipendenti dell’Ama, inoltre, da tempo lanciano l’allarme sicurezza e chiedono interventi per evitare un possibile disastro, come l’incendio avvenuto a Malagrotta.

Perché Rocca Cencia sta esplodendo?

Le segnalazioni dell’Ama sono arrivate all’Arpa Lazio e all’assessore Sabrina Alfonsi, ma la situazione è complessa. La decisione di aumentare il conferimento dei rifiuti a Rocca Cencia, riducendo quelli inviati in altre regioni, nasce dal tentativo di contenere i costi in vista del Giubileo, che porterà un’ondata di visitatori e, di conseguenza, un aumento spropositato di immondizia. Il rischio, però, è di trasformare il quartiere in una discarica permanente, per far evitare che la Tari del 2025 raddoppi i costi di spedizione dei rifiuti.

Rischio incendi e autocombustione

I dipendenti parlano di un rischio altissimo di incendi e fenomeni di autocombustione dovuti ai gas accumulati. In pratica, ogni giorno si teme una tragedia. Secondo chi ci lavora, l’impianto è solo un gigantesco tritovagliatore. Se non si riportano i rifiuti a un livello gestibile, Rocca Cencia potrebbe diventare la nuova Malagrotta, con conseguenze devastanti per l’ambiente e per chi vive e lavora nel quartiere.