Tolti i gradi al generale Pappalardo. Lui la prende male: “Chiederò due milioni di danni”

pappalardo gilet arancioni

Antonio Pappalardo, leader dei Gilet Arancioni, non è più generale dell’Arma dei Carabinieri. Secondo quanto si apprende a Pappalardo è stato notificato oggi un provvedimento amministrativo di perdita del grado per rimozione da parte del ministero della Difesa. La motivazione, a quanto si apprende, è aver violato i doveri attinenti al giuramento prestato e aver creato disonore alle forze armate durante la pandemia. Lui non l’ha presa bene. “Un abuso”. Antonio Pappalardo commenta così all’Adnkronos il provvedimento con il quale gli hanno tolto il grado di generale dei Carabinieri annunciando battaglia: “Mi hanno notificato comportamenti che riguardano la mia attività politica, io sono presidente di un movimento politico e ho parlato davanti a tutti nel corso di manifestazioni pubbliche”.

Pappalardo: sono anni che mi perseguitano

“Da anni mi perseguitano”, sottolinea annunciando di essersi già rivolto ai suoi legali. “Presenterò una denuncia e chiederò in nome e per conto del movimento due milioni di euro di danni”. Pappalardo afferma che il provvedimento notificato dopo che “sabato abbiamo fatto una manifestazione a Milano e poi ho consegnato a un vicequestore un verbale di arresto nei confronti di Mattarella, Draghi, governanti e parlamentari per usurpazione del potere politico visto che Mattarella è stato eletto da parlamentari non convalidati”. “Stiamo ricevendo – sostiene Pappalardo – centinaia di dichiarazioni di persone che ci dicono che si sono vaccinate anche se non volevano, costrette perché non potevano perdere il posto di lavoro”.

Pappalardo annuncia una manifestazione per il 20 ottobre

“Mi hanno notificato l’atto di rimozione commettendo un abuso”, continua Pappalardo spiegando che gli hanno tolto i gradi nonostante “il Tar del Lazio avesse già annullato, su mio ricorso, la sanzione della sospensione disciplinare dalle funzioni del grado”. E aggiunge: “Tutti quelli che si mettono contro li censurano. Se avessimo parlato a favore della vaccinazione e del green pass ci avrebbero rimosso? Oggi siamo in dittatura, si lamentano di Russia e Cina, ma qui siamo peggio”. Pappalardo spiega che ci sono analogie tra il suo caso e le polemiche su Nunzia Alessandra Schilirò, vicequestore della Polizia di Stato. “A Schilirò dico che dobbiamo unirci insieme a tutti quelli delle forze armate e delle forze dell’ordine che non si sono vaccinati”, conclude Pappalardo annunciando “una manifestazione per il 20 ottobre”.