Tor Bella Monaca, con 3 bambini e la moglie in attesa di trapianto nell’appartamento inagibile: ‘Quelli migliori li hanno occupati, ma nessuno fa niente’
Una moglie disabile, malata di tumore e bisognosa di cure continue e tre figli piccoli. E poi lui, operatore del 118, che si divide tra il lavoro e quella che ormai è una “guerra” con il Comune di Roma. Massimiliano Scermino sta lottando per riuscire a far avere alla sua famiglia un alloggio dignitoso, senza però riuscirci. Abita a Roma, in un appartamento Erp di 50 metri quadri, “Che andrebbe pure bene”, dice, “se non fosse inagibile”.
L’allagamento dell’appartamento sovrastante
Tutto è iniziato nel marzo di quest’anno, quando una grossa perdita di acqua nell’appartamento sovrastante a quello di Scermino, al civico 7 di via Giacomo Galopini, a Tor Bella Monaca. La casa di Massimiliano si allaga. I mobili della camera da letto si rovinano e così pure il bagno. Entrambi i locali diventano inagibili, perché l’acqua corre dal soffitto. L’operatore del 118 prova a dirlo alla signora del piano di sopra, una donna straniera, ma lei non provvede.
Da denunciante… a denunciato
Ma Massimiliano non si arrende. Non può. Sua moglie, in attesa di trapianto, non può vivere in un ambiente insalubre. “Non potevo permettere che mia moglie rischiasse di peggiorare le sue condizioni di salute, quindi ho chiamato la polizia e i vigili del fuoco, che per due volte hanno bussato alla porta della mia vicina di casa, senza però ricevere risposta”, spiega. Ma la cosa assurda è che la donna – occupante abusiva – indispettita, ha chiamato i carabinieri, dicendo di essere perseguitata dal Massimiliano per razzismo, in quanto lei straniera. “Mi ha denunciato per razzismo”, dichiara l’operatore del 118. “Ma io volevo solo che riparasse la perdita”.
Casa dell’occupante abusiva sistemata, dell’assegnatario regolare no
Dopo settimane di proteste, con invii di mail e pec al Comune di Roma e al Municipio VI, la situazione sembra avere una svolta. Nella palazzina qualcuno interviene. “Ma hanno sistemato l’appartamento di sopra. Hanno risolto la perdita, però nella mia abitazione è rimasto tutto uguale: la casa è inagibile. È tutto pieno di muffa, la camera da letto e il bagno sono completamente rovinati. Mia moglie è in attesa di trapianto, in queste condizioni rischia la vita, visto che è da considerarsi fortemente immunocompromessa e fortemente a rischio di contrarre infezioni opportunistiche, di natura batterica, virale o fungina, come certificano i medici dell’ospedale dove è in cura”.
E sono proprio i medici che sconsigliano alla donna “l’esposizione della paziente ad ambienti insalubri o altrimenti contaminati da muffe ambientali”.
Gli altri appartamenti: tutti occupati abusivamente
“Ormai è passato oltre un mese e mezzo, periodo in cui ho scritto a tutti, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’unico che mi ha risposto, senza per altro poter far nulla, è il presidente del Municipio, Nicola Franco. Ho chiesto di sistemare la casa, per il bene di mia moglie e dei miei tre bambini, ma nessuno si è interessato. Ho quindi chiesto di farmi assegnare un’altra abitazione, visto che stiamo stipati in 4 in soli 50 metri quadri. Ma neanche a questa istanza c’è stata risposta”.
Eppure qualche appartamento ci sarebbe…
“C’erano. Ma sono stati occupati abusivamente. Uno proprio accanto al mio. 80 metri quadri occupati da una persona che vive da sola. Ho chiesto numerose volte che venisse sgomberato, mi hanno risposto di non sollevare polveroni. Ma io il polverone lo voglio sollevare. Voglio che si veda come una famiglia regolarmente assegnataria, con tre bambini, è costretta a vivere, mentre chi occupa abusivamente non viene toccato ‘per non creare fastidi’. Se mia moglie dovesse avere crisi respiratorie per colpa di tutta questa muffa, non sarebbe un fastidio, sarebbe un dramma”, dichiara Massimiliano.
L’operatore del 118 ha anche provato a chiedere di avere un alloggio di un altro ente. “Ma mi hanno detto che non è possibile. Nella mia palazzina, comunque, sono tanti gli appartamenti occupati abusivamente. Ma se lo dico mi accusano di essere razzista, perché sono tutti occupati da stranieri, perlopiù di etnia rom. Io non so più cosa fare, sinceramente. Spero che il mio appello, rivolgendomi a lei, possa servire a qualcosa, perché mia moglie sta davvero molto male”.