Tor Bella Monaca: minaccia di morte la madre 78enne e devasta il suo appartamento, arrestato 53enne
Da tempo subiva minacce di morte e violenze fisiche e verbali dal figlio ma questa volta una anziana donna residente a Tor Bella Monaca, popoloso quartiere di Roma, ha trovato il coraggio di dire basta e di chiamare le forze dell’ordine.
Arrestato dai carabinieri di Tor Bella Monaca
I Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un 53enne, originario della provincia di Bari ma residente nella Capitale, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di arma.
Via dell’Archeologia
A seguito di una richiesta giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in via dell’Archeologia dove ad attenderli vi era una donna 78enne che riferiva di subire, da diverso tempo, reiterate minacce di morte, violenze fisiche e offese verbali, per futili motivi, da parte del figlio.
Questi comportamenti, a dire dell’anziana donna, sarebbero culminati, la notte precedente, in ingenti danneggiamenti degli arredi dell’abitazione da parte dell’uomo, in evidente stato di agitazione, che avrebbero costretto la donna ad uscire dall’abitazione e attendere i Carabinieri all’esterno del condominio.
I Carabinieri sono quindi intervenuti nell’appartamento e hanno identificato l’indagato che, anche davanti ai militari, ha continuato a rivolgere ulteriori minacce di morte alla madre.
La vittima ha formalizzato regolare denuncia-querela nei confronti del figlio e quindi i Carabinieri lo hanno arrestato. Immediati accertamenti nell’abitazione hanno permesso ai Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca di rinvenire due fucili da caccia, una pistola e 103 munizioni, regolarmente detenuti, ritirati cautelativamente (ex art.39 TULPS) unitamente al porto d’armi in corso validità.
Sequestrati penalmente invece ulteriori due baionette e 244 munizioni calibro 9×21, illegalmente detenute.
L’arrestato è stato portato nel carcere di Regina Coeli e, ad esito dell’udienza, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui il divieto di avvicinamento alla persona offesa con dispositivo di controllo elettronico.