Tor Cervara, vigilante aggredito con sassi e bottiglie da immigrati (video)

vigilante tor cervara carabella

Vigilante aggredito da immigrati. E’ accaduto a Tor Cervara, a Roma est, nel IV municipio. L’ultimo episodio di criminalità da parte di immigrati clandestini ce lo racconta Simone Carabella in un servizio video dal luogo dove sono avvenuti i fatti. Si vedono su via di Tor Cervara dei palazzo non finiti ma occupati da decine di stranieri che ci vivono. Ovviamente i dintorni sono ridotti nel degrado più completo, con spazzatura e rifiuti di ogni tipo ovunque. Carabella è in compagnia del vigilante, un ragazzo poco più che ventenne. Il giovane racconta che in quei palazzi occupati c’è sempre un via vai di persone, poiché non è da escludersi che vi si svolgano attività di spaccio.

Il vigilante aggredito da quindici immigrati

Il vigilante racconta che ieri ha notato delle persone che scavalcavano la recizione dei palazzi e li ha chiamati per sapere dove stessero andando, giacché lui e gli altri colleghi devono sorvegliare quei palazzi. Improvvisamente sono spuntati una quindicina di stranieri che gli hanno ulrato contro, insultandolo, e tirandogli sassi e bottiglie. Lui è scappato e ha avvisato le forze dell’ordine. Non si capisce perché tutte queste strutture occupate abusivamente da immigrati, debbano essere tollerate. Anche perché gli immigrati queste strutture le distruggono, accendendoci fuochi, buttandoci rifiuti, non avendo nessuna cura per l’immobile.

Una intera zona fuori dal controllo delle istituzioni

Insomma, commenta Carabella, non solo queste persone riducono le strutture così, ma poi spacciano e durante il giorno verosimilmente vivono di espedienti ai danni dei cittadini romani. Non solo, il gazebo che i vigilantes avevano messo per ripararsi dal sole durante i turni, è stato distrutto nella notte per sfregio dagli occupanti. Questi vigilantes protabilmente rischiano la vita, per difendere una struttura che le autorità capitoline consentano che siano bivacco di persone che in Itlaia non avrebbero nemmno diritto di stare.