Tor San Lorenzo, folla di atleti per la Giornata Nazionale dello “Sport che Vogliamo” dell’US Acli Latina
Si è conclusa domenica a Tor San Lorenzo, tra gli applausi, la Giornata Nazionale dello “Sport che Vogliamo” organizzata dall’US Acli Latina. Promossa dall’ASD Tor San Lorenzo e dall’ASD Ardea nel territorio, l’evento ha celebrato lo sport e l’inclusione sociale, attirando una numerosa partecipazione di genitori e atleti provenienti da tutto l’hinterland presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Ardea II di via Campo di Carne.
Il presidente dell’ente di promozione sportiva US Acli Latina, Annamaria Tufano, insieme Giovanni Ussia, presidente dell’ASD Tor San Lorenzo e Giulio Ciuferri, presidente della società Pallavolandoattuttotondo di Aprilia, hanno introdotto la giornata, sottolineato l’impegno di promuovere lo sport nel territorio puntando sull’ inclusione.
“Da anni ci battiamo per raggiungere questo importante obiettivo – hanno dichiarato – Un percorso importante che continua giorno dopo giorno attraverso impegno, forza di volontà e passione“.
Una manifestazione che ha chiamato l’attenzione di centinaia di atleti, con la presenza attiva dell’amministrazione comunale di Ardea. A presidiare l’evento, infatti, l’assessore Barbara Assaiante e i consiglieri comunali Davide Sarrecchia e Veronica Ortolani. Tutti gli amministratori hanno voluto supportare l’iniziativa. Presente anche il consigliere regionale Luciano Crea, presidente della Commissione Sport e Cultura della Regione Lazio, e Riccardo Iotti, responsabile dell’ufficio segreteria del presidente Francesco Rocca. Entrambi hanno ribadito l’importanza di creare nuove strutture sul territorio, affinché i giovani possano crescere e svilupparsi attraverso lo sport: “Un impegno collettivo che rappresenta un passo significativo verso un futuro – hanno dichiarato – in cui l’attività sportiva diventi un pilastro della comunità“.
Una domenica “speciale” che ha promosso una visione inclusiva e positiva dello sport, enfatizzando l’importanza dell’attività fisica per il benessere individuale e collettivo. L’evento, infatti, ha riunito atleti, associazioni, scuole e istituzioni non solo di Ardea, ma che di Aprilia e Ostia per riflettere su temi come l’inclusività, il rispetto, la sostenibilità e i valori educativi dello sport coinvolgendo tutti i presenti in tornei, workshop, incontri di sensibilizzazione volti a coinvolgere la comunità e a far emergere l’importanza di uno sport praticato in modo sano e responsabile.
L’obiettivo, infatti, è stato quello di stimolare il dialogo su come rendere lo sport accessibile a tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche o socio-economiche. “Bisogna costruire un futuro in cui lo sport diventi un catalizzatore per la coesione sociale e il benessere collettivo – ha commentato Luciano Crea – invitando tutte le realtà presenti a riflettere su “che sport vogliamo” e su come possiamo contribuirvi”.
“Sento profondamente l’importanza dell’inclusione nello sport – ha dichiarato Davice Sarrecchia – Lo sport non deve mai essere solo competizione, ma un’occasione per tutti di vivere una passione comune, dove ognuno trova il proprio spazio, senza distinzioni. La bellezza dello sport risiede nella sua capacità di unire, di abbattere le differenze e di trasformare il gioco in un momento di condivisione, rispetto e crescita. Promuovere l’inclusione significa rendere lo sport accessibile a tutti, accogliendo con entusiasmo ogni individuo, indipendentemente dalle sue capacità fisiche, dal suo background o dalla sua età”.
“Lo sport è e deve essere passione – ha concluso Sarrecchia – quella scintilla che ci spinge a superare noi stessi, che ci fa credere nel lavoro di squadra e che ci insegna il valore dell’impegno e della solidarietà. E questa passione non può escludere nessuno. Siamo impegnati a costruire una comunità sportiva che rispecchi questi valori, dove lo sport diventi strumento di integrazione, educazione e coesione sociale. È con questo spirito che invito tutti a partecipare attivamente agli eventi sportivi, perché insieme possiamo costruire uno sport più giusto, più accessibile e più bello per tutti“.