Torre della Scimmia a Roma: quale leggenda si cela dietro la sua lampada?
Nella vasta gamma di meraviglie storiche e architettoniche di Roma, si trova un monumento spesso trascurato dai più, ma carico di fascino e leggenda: la Torre della Scimmia. Situata in via dei Portoghesi, vicino alla zona del Pantheon, questa torre medievale si distingue non solo per la sua struttura, ma anche per la storia curiosa e drammatica che la avvolge.
Una torre dal passato enigmatico
La Torre della Scimmia risale al XV secolo e un tempo faceva parte di un complesso residenziale di una nobile famiglia romana. Tuttavia, ciò che ha reso celebre questa costruzione non è tanto la sua architettura, ma una vicenda che ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva della città.
La leggenda della scimmia e del bambino
Secondo la tradizione, il proprietario della torre teneva come animale domestico una scimmia, simbolo di esotismo e curiosità per l’epoca. Un giorno, però, l’animale compì un gesto inaspettato: afferrò il figlio del padrone e lo portò fino alla sommità della torre. I genitori e i passanti, assistendo alla scena, rimasero col fiato sospeso. La situazione sembrava disperata e la paura cresceva per la vita del bambino.
La scimmia, attratta dalle grida e dal movimento sottostante, si fermò per un momento critico, ma poi, senza alcuna spiegazione, riportò il bambino in salvo tra le braccia della madre. Questo gesto fu interpretato come un miracolo, attribuito alla protezione divina della Vergine Maria.
Un simbolo di gratitudine eterna
Come segno di riconoscenza per lo scampato pericolo, il proprietario della torre fece installare una lampada perpetua sulla cima, dedicata alla Madonna. Ancora oggi, è possibile vedere questa luce, accesa ogni sera, a ricordare il prodigioso evento. L’installazione di questa lampada non è solo un ricordo tangibile della leggenda, ma simboleggia anche la fede e la devozione popolare che permeavano le storie quotidiane della Roma antica.
Torre della Scimmia: significato storico e simbolico
La leggenda della Torre della Scimmia è più di una semplice storia curiosa: rappresenta un esempio della profonda religiosità e del rapporto simbiotico tra il sacro e il profano che caratterizza la cultura romana. Gli animali esotici, come le scimmie, erano considerati simboli di stranezza e ambiguità, capaci di comportamenti imprevedibili. La vicenda del bambino salvato accresce quindi il fascino e il mistero della torre, portando con sé l’eco di un’epoca in cui le credenze popolari si intrecciavano con la realtà quotidiana.
Visitare la Torre della Scimmia
Anche se la torre non è generalmente aperta al pubblico, passeggiare per via dei Portoghesi e ammirare la sua silhouette è un modo per rivivere una parte meno conosciuta della storia di Roma. La lampada che brilla ogni sera continua a narrare, silenziosa, la leggenda che ha affascinato generazioni di romani e turisti curiosi.
La Torre della Scimmia è dunque un simbolo dell’eredità storica della città e un invito a esplorare le sue storie meno note, piene di fascino e misticismo.