Torvaianica, ‘nuova’ via Danimarca, cittadini in rivolta: “È pericolosa, progetto da rivedere’
La “nuova” via Danimarca, a Torvaianica, non è ancora terminata ma già sta facendo discutere parecchio. E non in modo positivo. L’anno scorso, quando il progetto della nuova viabilità della strada di ingresso alla cittadina del litorale di Pomezia è stato presentato, i cittadini erano entusiasti.
Per come era stato descritto, infatti, sembrava che i problemi di viabilità del quartiere Martin Pescatore si sarebbero finalmente risolti, togliendo dall’isolamento i residenti grazie alla creazione di tre rotonde che avrebbero unito la complanare di via Danimarca alla strada principale.
Parcheggi al centro
La strada “laterale”, ovvero la complanare, precedentemente a doppio senso di marcia, sin dall’inizio dei lavori è stata trasformata in senso unico in direzione mare, creando qualche difficoltà a chi, dal centro di Torvaianica, doveva entrare nel quartiere, visto che occorreva fare il giro fino al Borgo di Santa Rita e tornare indietro per poter entrare. Ma i residenti, sapendo che si trattava di una giusta causa, hanno pazientato fiduciosi. Solo che, man mano che i tratti di strada sono stati completati, sono iniziate le perplessità.
Quello che stanno notando i cittadini in questi primi giorni è che in alcuni punti i parcheggi sono stati posizionati al centro della carreggiata, mentre la pista ciclabile corre adiacente al troncone principale di via Danimarca. “Così è pericolosissimo – dichiarano i cittadini – perché per parcheggiare occorre attraversare la strada. Si tratta dello stesso “modello” adottato a Ostia anni fa. Bastava pensare a cosa è successo lì: hanno dovuto cancellare tutto a causa dei molti incidenti che stavano succedendo. Quindi un sacco di soldi buttati”.
Le lamentele dei cittadini
Riguardo alla ciclabile posizionata a lato e i parcheggi al centro, i cittadini esprimo le loro perplessità. Specie perché non c’è spazio per i pedoni. “Proprio in quel tratto, tra il mobilificio e l’autolavaggio non c’è marciapiede, il pedone dove dovrebbe passare per non essere investito visto il poco spazio che è rimasto a destra? – chiede Francesca – Cammina sulla pista ciclabile? Mica li capisco questi lavori. Sarò io ma a me sembra che abbiano solo complicato quello che già era complicato di suo e ce ne voleva”.
E c’è chi – come Stefano – pensa ai disabili, problema forse non adeguatamente valutato al momento di progettare questi parcheggi. “Io penso a un povero disabile, che non ha spazio per poter scendere su nessun lato. A destra fermerebbe il traffico, a sinistra ha i ciclisti (ammesso che ci siano) che lo potrebbero prendere. Comunque era evidente dall’inizio che sarebbe stato così, visto che hanno messo i fili per led in terra per la ciclabile. Ok ai parcheggi che non vi erano, ma messi in questo modo, come detto già, a Ostia li hanno tolti per il pericolo”.
“Pericolissima senza segnaletica”
Ma il dibattito che sta infervorando nelle ultime ore è quello che riguarda l‘apertura della strada malgrado manchi ancora la segnaletica. “La state percorrendo la complanare? – chiede Gloria – In pratica chi viene da Pomezia, a quanto pare, deve entrare per un pezzetto nella via interna, per poi riuscire. E già qua avrei tanto da dire. Ma i segnali di precedenza e stop dove sono? Stamattina stavo per fare un incidente con una persona che a velocità sostenuta ha imboccato la strada, senza rendersi conto di chi veniva dalla complanare. Per non parlare del fatto che una pista ciclabile che là si interrompe, è davvero pericolosa. Signori, qua è da fare assolutamente qualcosa”.
“È successo anche a me venerdì sera. A momenti ci rimango“, replica Melissa. E poi Isabella. “Io anche questa mattina stavo per fare un incidente. È pericolosissima. Facciamo qualcosa”. Ma a criticare sono in tanti. “È ridicolo, hanno aumentato in modo esponenziale la pericolosità di quella strada per tutti automobilisti pedoni e ciclisti”, commenta Sara.
“Organizziamo una manifestazione”
I cittadini non si limitano alle lamentele. In molti hanno già scritto al Comune per esprimere i loro dubbi sulla sicurezza e sulla funzionalità della strada. E tanti stanno già pensando di organizzare una manifestazione di protesta se non verrà data una risposta alle loro richieste. “Credevamo che i problemi di circolazione sarebbero stati risolti, non aggravati”. Il giudizio, insomma, è praticamente unanime: la strada, così com’è (tranne che per l’illuminazione, apprezzata da tutti), non piace a nessuno.