Torvaianica, tragedia in mare: si sente male in acqua, morto un uomo
Era entrato in acqua con due amici, nella spiaggia libera a poca distanza dallo stabilimento “Tinga”, a Torvajanica, per rinfrescarsi dalla calura delle ore più calde della giornata.
Ma non aveva fatto i conti con le correnti e, soprattutto, con un malore improvviso che lo ha colto poco dopo essere entrato in acqua.
L’annegamento e il salvataggio
L’uomo, un 53enne di Ardea, poi identificato come Cristian Frattaroli, ha iniziato a trovarsi in difficoltà, finendo con la testa sott’acqua. La scena è stata notata dagli altri bagnanti, che hanno dato l’allarme.
Immediatamente sono scattati i soccorsi e l’uomo è stato portato a riva, privo di conoscenza. Le urla disperate di una donna, che chiedeva l’utilizzo un defibrillatore, sono riecheggiate su tutta la spiaggia, fino a quando il macchinario non è stato portato.
I sanitari del 118, intervenuti insieme agli uomini della Capitaneria di Porto e ai Carabinieri, hanno quindi iniziato le procedure di salvataggio con il defibrillatore.
L’arrivo dell’elisoccorso
Dopo circa 40 minuti di massaggio cardiaco, prima manuale, poi con il defibrillatore, sul posto è arrivato l’elisoccorso, atterrato nel vicino supermercato.
Ma nonostante gli sforzi che nel frattempo i sanitari stavano facendo, il cuore dell’uomo non ha retto. Il bagnante è morto dopo quasi 50 minuti totali di tentativi di rianimazione.
L’atroce appuntamento con la morte
Ma la cosa più assurda è che l’uomo già tre settimane fa era stato in punto di morire annegato ed era stato salvato dalla bagnina del Tinga.
Un destino, il suo, a quanto pare tristemente segnato e solo rimandato di qualche giorno.