Tra Roma e Fiumicino (nel ‘triangolo della morte’) stop all’estrazione nelle cave: si fermano anche discariche e lottizzazioni
Molti cittadini la chiamano il ‘triangolo della morte‘, si tratta dell’ampia zona ricompresa tra i due comuni di Roma e Fiumicino, a due passi da Ostia (X Municipio capitolino): proprio in quell’area ‘maledetta‘ si ferma (anche) l’attività estrattiva nelle cave. Così ha deciso di recente il Campidoglio, a guida Pd, e così ha sottoscritto il Tar del Lazio con una sentenza del 9 luglio (la n. 13885) destinata a segnare un piccolo-grande pezzo di storia del quadrante ovest della Capitale. Prima di tutto parliamo, in particolare, delle aree comprese tra la Valle Galeria, Castelmalnone, Malagrotta, l’area nord-est di Ostia e Fiumicino est, a ridosso dell’aeroporto.
Tra Roma e Fiumicino, nel triangolo della morte, stop alle cave
Il Campidoglio, in parole povere, ha disposto l’archiviazione della richiesta di proroga delle autorizzazioni di estrazione nelle cave attive in quell’area, in fase di scadenza. Significa che le attività dovranno fermarsi con effetto immediato: tale decisione porta la data del 6 ottobre 2023. Le cave della zona venivano utilizzate anche per infilarci dentro certe categorie predefinite di rifiuti e non solo per estrarre in senso stretto. Contro tale decisione una importante società, proprietaria delle attività, ha presentato un ricorso giudiziario, che è stato ora respinto dal Tribunale Amministrativo della Regione Lazio. Ovviamente, la società ha facoltà di accedere anche al secondo grado di giudizio al Consiglio di Stato, che sarà nostra cura seguire a dovere.
Stop anche a discariche e lottizzazioni edilizie
Appena qualche giorno fa, sempre il Tribunale Amministrativo della Regione Lazio, aveva fermato anche il tentativo di realizzare, in questa stessa zona, una nuova discarica e, contestualmente, una nuova grande ed estesa lottizzazione edilizia, come riportato da Il Nuovo 7 Colli.
Perchè il ‘triangolo della morte’?
Non ci inventiamo nulla, quella zona compresa tra Fiumicino, Roma-città ed Ostia può essere a ragione definita, senza paura di smentita, il ‘triangolo della morte‘ e ‘maledetta‘. Visto che uno studio epidemiologico dell’Eras Lazio, condotto su impulso della stessa Regione Lazio, ha dimostrato che, proprio in quel quadrante, i cittadini si ammalano, si ricoverano e muoiono di più che nel resto del territorio regionale (per leggere lo studio della Regione Lazio, clicca qui).
L’azienda in questione, parla di se stessa
Proprio tra la zona ricompresa tra la Valle Galeria, Castelmalnone, Malgrotta, Ostia e Fiumicino era attiva difatti, da lungo tempo, una società attiva nel settore cave. Una grande società che si occupava non solo di estrazione, ma anche di rifiuti, come spiega lei stessa nel suo stesso sito internet.
Estrazione “dal Bacino del comune di Roma – così spiega sul suo sito internet- con tre cave situate a Ponte Galeria. Comprese nel Piano di Stralcio delle attività estrattive del bacino Rio Galeria Magliana e situate in località La Chiesuola, Castelmalnome Nord e Castelmalnome Sud. Attraverso il Consorzio di Recupero Valle Galeria vengono eseguiti i recuperi ambientali di aree oggetto di ex attività di cava. Con il conferimento terre e rocce di scavo (CER 170504). I recuperi ambientali, autorizzati ai fini di legge, sono situati nel comune di Roma in località Ponte Galeria“.