Troppo caldo, “Rinviare l’apertura delle scuole”. Ma i genitori sono in rivolta

chiesto il rinvio dell'apertura delle scuole per il caldo

Troppo caldo. E i malori aumentano. Sarebbe quindi troppo rischioso, per gli studenti di tutte le età, così come per gli insegnanti e per il personale scolastico, far iniziale la scuola così come previsto a metà settembre.

Una nuova ondata di calore, infatti, si abbatterà sull’Italia, rendendo infuocata questa fine dell’estate. E mantenendo alte le temperature anche per l’inizio dell’autunno. Per questo sono diversi i sindacati e le associazioni che, preoccupati, stanno chiedendo al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, di posticipare l’inizio del nuovo anno scolastico a ottobre. Un ritorno al passato, come si faceva negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso.

La richiesta

A caldeggiare la richiesta Marcello Pacifico, presidente dell’Anief. “Con il caldo estivo così intenso – dichiara – è insensato iniziare le lezioni a metà settembre. Serve lungimiranza”. E per lui sarebbe corretto che anche in altri settori pubblici i calendari venissero adattati al cambiamento climatico.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani ha coinvolto esperti di pediatria e pedagogia, chiedendo un parere scientifico sul rinvio delle lezioni per il 2024/2025, citando il rischio di malori per studenti e insegnanti, soprattutto i più fragili. “Riteniamo necessario ritornare sull’argomento in modo da ipotizzare soluzioni adeguate e tempestive”, scrive il presidente Romano Pesavento.

Troppi malori a scuola

Che ci siano stati troppi malori a scuola lo rimarca anche Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). “Lo scorso anno – afferma Miani – si sono registrati mancamenti e malori tra gli studenti, soprattutto del sud Italia. I malori sono avvenuti per tutto il mese di settembre ed erano dovuti al caldo eccessivo nelle aule. Non possiamo ignorare il fenomeno delle ondate di calore, che portano le temperature a picchi di 36 gradi centigradi fino al mese di ottobre. Si può ragionare, vista l’autonomia delle Regioni, su come differenziare l’inizio dell’anno scolastico, con date diverse tra nord e sud Italia“.

Ma le mamme (e i papà) dicono no

Ma a fronte degli esperti che pongono il problema dei malori in classe, esponendo il pericolo di lezioni in classi bollenti, sono tantissimi i genitori che si oppongono all’idea di far iniziare la scuola più tardi magari dimenticando che loro stessi l’avevano cominciata proprio a ottobre.

Molte associazioni di genitori infatti si stanno opponendo, attraverso una raccolta di firme, a questa iniziativa. La loro giustificazione è data dal fatto che, dopo la lunga estate durante la quale si sono dovuti rivolgere ai costosi centri estivi per poter conciliare la vita familiare al lavoro, adesso contavano sulla riapertura delle scuole.

E, proprio affinché questa avvenga “puntuale”, sono state già raccolte oltre 60mila firme di mamme e papà che non vogliono che le vacanze estive dei loro pargoli vengano prolungate, caldo o no, sostenendo che la pausa troppo lunga possa “compromettere le competenze dei bambini e degli adolescenti”.