Tulliola, Cicerone e l’Appia Antica: cosa nasconde Roma?

Roma villa dei Quintili Appia Antica Casale Santa Maria Nova Tulliola

La storia di Roma è piena di leggende, e tra queste c’è quella inquietante di Tulliola, la figlia di Cicerone, il grande oratore romano: siamo nel 1485, lungo l’Appia Antica, vicino al Casale di Santa Maria Nova. Qui, alcuni operai scoprirono una tomba romana che custodiva un sarcofago contenente il corpo di una giovane donna, incredibilmente ben conservato. Il dettaglio più macabro? Il corpo era immerso in una misteriosa sostanza bluastra e profumata, che sembrava aver protetto la fanciulla dalla decomposizione, lasciandola intatta, quasi come se dormisse.

Nonostante non ci siano prove certe, la leggenda attribuì l’identità della giovane a Tulliola, figlia di Cicerone, morta nel 45 a.C. forse per una malattia o durante il parto. Alcuni resoconti dell’epoca parlarono addirittura di una lampada funebre ancora accesa al momento della scoperta del sarcofago, un dettaglio che contribuì ad alimentare le voci sul legame con l’antica Roma e con i riti funerari pagani. La bellezza del corpo, i capelli neri raccolti in una reticella di seta e oro, e le fattezze intatte crearono un vero e proprio caso nella Roma rinascimentale.

L’Appia Antica e il segreto di Tulliola, la figlia di Cicerone

Il ritrovamento attirò folle di curiosi e pellegrini che gridavano al miracolo, tanto che Papa Innocenzo VIII, infastidito dalla venerazione crescente, ordinò di far scomparire il cadavere. Secondo la leggenda, il corpo fu trasferito di notte e sepolto segretamente a Muro Torto, ma il mistero non si fermò lì. Si racconta, infatti, che l’anima di Tulliola vaghi ancora tra le rovine della Villa dei Quintili e del Casale di Santa Maria Nova. Alcuni testimoni parlano di canti lamentosi udibili nelle notti di vento, attribuiti allo spirito inquieto della giovane.

Al di là delle dicerie, la leggenda di Tulliola continua a esercitare un fascino potente su chi percorre l’Appia Antica. Questa strada, definita dai romani “Regina Viarum“, non è solo un monumento storico, ma anche un luogo di leggende legate al passato, dove storia e mistero si intrecciano, regalando a Roma quell’aura di città senza tempo, sospesa tra mito e realtà.