Tutti pazzi per Drusilla, ma gli attori travestiti sono un film già visto tante volte (video)

Drusilla

Sui Social imperversano i fan di Drusilla. Tutti pazzi per l’attore fiorentino che, vestito da donna, ha conquistato il Festival di Sanremo e i commenti dei banal chic. Eppure, chi ha qualche anno, dovrebbe ricordare che tv e cinema hanno sempre regalato ruoli ineguagliabili di donne interpretate mirabilmente da attori. A cominciare da Paolo Poli passando per Leopoldo Mastelloni, dalle sorelle Bandiera ad Alighiero Noschese. Senza dimenticare sul grande schermo le donne interpretate da Totò, Enrico Montesano, Lino Banfi a Christian De Sica.

Il monologo strappacuore di Drusilla

“La parola diversita’ non mi piace, ha in se’ qualcosa di comparativo e una distanza che non mi convince”.
Lo dice Drusilla Foer, dal palco dell’Ariston, a conclusione della terza serata del Festival di Sanremo. “Ho cercato un termine per sostituirla – aggiunge – e ho trovato unicita’, mi piace, piace a tutti, perche’ tutti noi siamo capaci di notare l’unicita’ dell’altro e tutti pensiamo di essere unici”.

Paolo Poli: 1970

Coletta (Raiuno) gongola e promette un seguito

Al netto degli ascolti che continuano ad essere stra-soddisfacenti (“Dopo le prime tre serate, questa edizione è la più seguita dal 1997, nonostante da allora la televisione sia completamente cambiata, e i target prevalenti continuano a essere quelli tra i 15 e i 24 anni, soprattutto femminile” ha detto il direttore di Raiuno Stefano Coletta), non c’è dubbio che la vera protagonista della serata di ieri, non ce ne vogliano i cantanti, è stata Drusilla Foer. A colpire è stato in particolar modo il monologo finale che, ha spiegato Coletta, “è stato messo alla fine e non all’inizio perché le regole della tv generalista impongono che incipit ed epilogo siano la cosa più importante. Quell’epilogo, dopo tutto quello che era successo, non avrebbe avuto lo stesso impatto se messo all’inizio. E, poi, l’ultimo dato mnestico che rimane è quello che hai sentito prima di andare a dormire”. Drusilla è talmente piaciuta da portare il direttore a pensare di darle un programma tutto suo sulla sua rete: “Ha un portato di raffinatezza, di intelligenza e di grande ironia. Le darei una seconda serata seriale, dal lunedì al venerdì. Sicuramente ci lavoreremo”.