“U’ BAR” di Gegè Mangano e la dedica alla Ferragni: ‘Qui non sono mai passati Garibaldi né Berlusconi’, ma…

u' bar

In un mondo proiettato in avanti, c’è anche chi guarda indietro. Alle cose belle del passato. Ai momenti in cui si gustava un buon caffè con gli amici, da prendere al bar. Oppure l’aperitivo, facendo quattro chiacchiere guardandosi negli occhi, non attraverso lo schermo di un cellulare, magari tra confidenze e risate.

È questo il clima che Gegè Mangano ha voluto ricreare con il suo ultimo locale, U’ Bar, un luogo dove, insieme al caffè, viene servita l’allegria, la passione, l’ironia e l’amore per la vita. Tutti gli ingredienti, insomma, che hanno sempre caratterizzato il talentuoso chef, ma che qui, a Monte Sant’Angelo, meta di pellegrini e turisti, trova la sua massima espressione.

Il passato che ha dato il futuro

Nato dalla vulcanica mente del talentuoso chef, riferimento nella provincia di Foggia e nell’intera Puglia, dopo appena un mese di “profonda” riflessione, il locale ha aperto nella splendida piazza del 1600 di Monte Sant’Angelo, quasi 900 metri d’altezza, aria rarefatta e freschissima, proprio accanto al ristorante di Mangano e reca l’impronta inconfondibile di una personalità sincera, genuina. Il nome ripropone esattamente ciò che si dice quando ci si va, e in questo BAR ci si entra già col sorriso…

“Perché U’ BAR? Perché io voglio tornare un po’ indietro. Sono tornato – spiega Gegè – con il vecchio arredamento anni ’70, un po’ vintage, ma soprattutto con il ‘vecchio modo’ di fare l’aperitivo, con le arachidi, il tarallino locale, le olive nostrane… e poi ottimi cocktail con un Sanpellegrino, un Cinar con ghiaccio, un Biancosarti…”. Torna anche qui l’idea dominante nella filosofia di Mangano, di quell’identità che va preservata e che non a caso lo ha spinto a mettere il proprio impegno anche al servizio dell’Associazione Chef del Mediterraneo: “I locali oggi sono un po’ tutti unificati – continua – e io voglio tornare indietro, perché è quel passato che ci ha dato il futuro. E noi lo vogliamo riproporre, soprattutto farlo conoscere ai ragazzi”.  

La tradizione al passo con i tempi e la dedica a Chiara Ferragni

Tradizione, passato, storia, ma al passo con i tempi, vissuti con quella dose di leggerezza che deve accompagnare i momenti dedicati a se stessi, agli amici, alla buona compagnia. E allora ecco che Gegè ne tira fuori una delle sue: “Con quest’apertura, per questo anno ho voluto fare una dedica speciale a Chiara Ferragni, perché il suo è stato il ‘caso’ che ha spopolato – racconta sornione – e mi andava di darle un riconoscimento con una stupenda cornice dorata che custodisce l’articolo dell’Espresso che riassume il tutto”. 

Storia sì, ma quella de “U’ BAR” la faranno i clienti, sono loro le vere personalità del locale come spiega la sardonica targa che campeggia accanto all’insegna: “In questa piazza non è mai passato né Garibaldi né Berlusconi”.

Ecco chi è passato (e passerà) da U’ BAR

“Garibaldi l’ha fatta la storia, e ovunque vai in Italia c’è un cavolo di targa a ricordarcelo. Poi – spiega ancora Gegè – c’è Berlusconi, anche lui è stato ovunque nel mondo, gli hanno anche intitolato un aeroporto, c’è chi lo contesta, ma in realtà è stato un uomo che aveva molte caratteristiche dell’italiano, e piaccia o no diventerà un pezzo della nostra storia anche lui. Io però voglio dire che U’ BAR è un posto unico, e che il suo valore dipende dal fatto che ci passano i nostri clienti… e nessun altro!”. 

Per loro è nato questo locale che punta ad animare la movida e, a giudicare già dai primi giorni dall’apertura, ci riesce eccome… a partire da quel sorriso che ci si fa all’ingresso.