U.S.M.I.A. Carabinieri dopo episodio di Locorotondo: “Per contrastare le aggressioni serve un piano urgente”

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L’U.S.M.I.A. Carabinieri, attraverso le parole del segretario Generale Carmine Caforio, ha lanciato un appello urgente al Governo e ai vertici militari per affrontare le crescenti aggressioni contro le Forze dell’Ordine. Caforio esprime preoccupazione per la reazione pubblica a episodi di violenza, come l’aggressione di un Carabiniere di Locorotondo, e critica il fatto che tali eventi siano spesso seguiti da un’ondata di indignazione effimera piuttosto che da azioni concrete.

“Dovevamo davvero aspettare che il video dell’aggressione a un Carabiniere da parte di un delinquente diventasse virale per suscitare tutta questa indignazione pubblica? O siamo di fronte alla solita suggestione collettiva che, sotto un velo di ipocrita solidarietà, ci unisce tutti in un’effimera reazione destinata a svanire nel nulla?” Queste le principali domande che Carmine Caforio, Segretario Generale dell’U.S.M.I.A. Carabinieri, rivolge preoccupato al Governo e ai vertici militari.

Caforio denuncia un aumento delle aggressioni contro le Forze dell’Ordine, che sembra non ricevere risposte adeguate. “Basta chiacchiere”, afferma Caforio, sottolineando la necessità di interventi concreti come:

Inasprimento delle pene: È fondamentale un intervento normativo che preveda pene più severe per i reati contro chi rappresenta lo Stato, garantendo una protezione reale per i membri delle Forze dell’Ordine.

Tutele legali e professionali: È necessario garantire tutele per coloro che agiscono nell’adempimento del loro dovere, evitando che i Carabinieri subiscano processi giudiziari estenuanti e danni economici per l’uso legittimo della forza.

Formazione e addestramento: Caforio chiede una riforma strutturale che potenzi la formazione e l’addestramento degli operatori di polizia, in particolare nelle tecniche di immobilizzazione e difesa personale. Propone l’introduzione di corsi obbligatori di addestramento fisico e psichico, con la collaborazione di istruttori qualificati e psicologi, per migliorare la preparazione e la resilienza del personale.

Caforio sottolinea, inoltre, che un tale programma potrebbe essere realizzato con costi minimi, sfruttando le strutture esistenti e le risorse disponibili. L’obiettivo è migliorare la sicurezza e l’efficienza operativa dei Carabinieri, ridurre lo stress e i rischi sul campo, e garantire una risposta adeguata e proporzionata nelle situazioni di pericolo.

“In un’epoca in cui i valori umani e il rispetto per le istituzioni sono costantemente posti in discussione, è cruciale investire nella formazione fisica e psichica dei nostri militari, che spesso, anche a causa di organici ridotti all’osso, sono costretti a intervenire da soli in situazioni critiche – conclude Caforio – Un programma che deve entrare a far parte della cultura operativa dell’Arma dei Carabinieri, non solo per mantenere un adeguato standard di efficienza, ma anche per diminuire lo stress e i rischi sui luoghi di lavoro, così assicurando al personale di essere sempre reattivo nell’affrontare – mentalmente e fisicamente – situazioni di pericolo con prontezza e proporzionata determinazione, a difesa della sicurezza del cittadino”.