Ucraina, bene la solidarietà ma attenti alle truffe

È partita da diversi giorni la gara di solidarietà  per fornire al popolo ucraino quei beni di prima necessità che durante una guerra diventano preziosissimi. Cibo quindi, ma anche vestiti e medicinali, bende e disinfettanti. Tutte cose che le organizzazioni internazionali e tantissime onlus impegnate nel sociale stanno raccogliendo. E poi provvedendo a portarle dove servono. Oltre alle raccolta di cose utili però, a volte viene richiesto anche del denaro. Con il classico meccanismo degli Sms, attraverso i quali si possono fare delle donazioni. Ma anche con avvisi tramite volantini, messi perfino nei supermercati. Con richieste a volte importanti, da 50 a 200 euro. Ma talvolta purtroppo, si tratta di truffe. Perché la criminalità non si ferma neanche di fronte ai drammi della guerra. Così la Polizia postale è intervenuta. Controllando molti siti, e anche le piattaforme social più comuni. Come Wattsapp, Telegram, Instagram e Messenger. E mettendo in guardia i consumatori. Per evitare donazioni non tracciate. Magari su carte prepagate. Dietro le quali spesso si nasconde il raggiro.

Contro le truffe delle finte donazioni pro Ucraina la tutela della Polizia postale

“Ci sono persone che hanno consegnato soldi a privati che hanno lanciato appelli sui social o tramite volantini affissi al supermercato o altri luoghi pubblici, e che non hanno più avuto notizie né sui fondi né sulle persone cui li hanno dati. Le somme vanno dai 50 ai 200 euro, tutte consegnate nelle mani di persone che non hanno fornito ricevute né attestati di ricezione. Denaro impossibile da tracciare, e gli organizzatori della fantomatica raccolta sono diventati irreperibili”.

Per scongiurare le truffe, gli agenti della polizia di Stato hanno diffuso consigli. Per evitare di essere truffati i cittadini devono sempre verificare attraverso i siti istituzionali delle associazioni la veridicità del messaggio ricevuto. “Questo perché le raccolte di fondi a scopo benefico vengono generalmente concordate con l’ente pubblico al quale la somma è destinata, che in genere la pubblicizza sulle sue pagine web ufficiali” fanno sapere dalla polizia.

Anche se è possibile, avverte la Polizia, che una raccolta fondi non autorizzata possa poi effettivamente arrivare al destinatario indicato, è importante che il cittadino, prima di effettuare la donazione, verifichi se sulla pagina web ufficiale del destinatario, vi siano le corrette coordinate bancarie.

Inoltre, la polizia invita a diffidare delle richieste di donazioni attraverso il versamento di denaro su carte di credito ricaricabili, una pratica che viene spesso utilizzata per mettere in atto le truffe.