Ultimatum al Comune di Roma dei cittadini del VI Municipio sui benefit ambinetali: “Senza investimenti pronta Class action”
Nel VI Municipio di Roma, 45 associazioni e comitati di quartiere, insieme al presidente del Municipio, Nicola Franco, lanciano un ultimatum al Comune di Roma, minacciando una class action milionaria se non verranno re-investiti i 40 milioni di euro di benefit ambientali che il Campidoglio avrebbe dovuto destinare al territorio dal 2013. Questi fondi, secondo i cittadini, erano stati incassati dal Comune dai gestori degli impianti di trattamento rifiuti di Rocca Cencia, gestiti da Ama Spa e Porcarelli Gino, ma non sono mai stati reinvestiti per migliorare la qualità dell’ambiente locale tant’è che il Municipio continua a soffrire di gravi problemi ambientali, tra cui miasmi, inquinamento dei terreni agricoli e interramento di sostanze tossiche.
La lettera al Sindaco Gualtieri inviata ieri
E’ quanto si legge nella lettera di 45 associazioni e comitati di quartiere, inviata ieri al sindaco Roberto Gualtieri, all’assessore al ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi e all’assessore al bilancio, Silvia Scozzese, che, insieme, al presidente del VI Municipio delle Torri, stufi della situazione di “estremo degrado” del quartiere chiedono ora “il conto”.
Una serie di richieste
Una protesta culminata in una sorta di “lista della spesa”, una serie di richieste emerse dopo che per oltre un anno sono state ignorate numerose comunicazioni inviate al Comune. La lista include interventi urgenti per risolvere le problematiche legate agli impianti di trattamento rifiuti presenti nell’area di Rocca Cencia. “Dopo che la società Porcarelli Gino ha espresso la volontà di procedere al versamento di somme a titolo di benefit ambientale a favore del VI Municipio, previo benestare di Roma Capitale – si legge nella missiva – è giusto il momento di tradurre questo impegno in azioni concrete”.
Dieci gli interventi urgenti
Tra le richieste principali figurano 10 interventi urgenti, tra cui: Bonifica dei territori contaminati; Creazione di isole ecologiche; Realizzazione di rotatorie e messa in sicurezza delle strade; Progetti di mobilità sostenibile e tutela della biodiversità; Riduzione totale della Tari per i residenti colpiti dall’inquinamento. La mancata risposta del Comune, poi, ha aggravato il senso di frustrazione tra i residenti e le associazioni locali, che ora esigono un risarcimento concreto per il degrado subito dal territorio.
Senza un programma definitivo, al via Class Action
Se il Comune non prenderà provvedimenti, è in programma una class action per ottenere un risarcimento danni, con l’obiettivo di forzare l’amministrazione capitolina a reinvestire i fondi nel miglioramento delle condizioni ambientali del Municip