Ultimo torna a San Basilio, ‘tappa’ nel parco e l’incontro con un piccolo fan: ‘Ma sei tu?’
Dopo qualche giorno di relax in giro per l’Italia, Ultimo è tornato a casa, nella ‘sua’ Roma. O meglio ancora, nel ‘suo’ quartiere: San Basilio. Perchè anche ora che è ormai un cantante di successo con le date dei concerti del 2025 già sold out, Ultimo non ha nessuna intenzione di dimenticare le sue origini: lì ha iniziato a muovere i primi passi, li sì sente davvero se stesso. E ieri, in mattinata, è ritornato nel parchetto, che pochi mesi fa, gli è stato proprio dedicato. Quelle panchine con i testi delle sue canzoni, l’albero gigante con gli striscioni, la targa. E poi l’incontro inaspettato con un bambino, che era lì con il nonno, che ha salutato Niccolò, in un primo momento senza riconoscerlo.
Roma, un parco dedicato a Ultimo a San Basilio: ‘Se ce l’ho fatta io, può farcela chiunque’
Poi l’emozione, la gioia che non si riesce a controllare. Perché a Ultimo piace stare tra la gente, la ‘sua’ gente.
Ultimo ritorna a San Basilio
Dopo qualche giorno trascorso in barca, a Tropea, Ultimo, che presto diventerà papà, è ritornato a Roma. E come sempre ha deciso di fermarsi a San Basilio. Smartphone alla mano, il cantante ha pensato bene di ritornare nel parchetto, lì dove i suoi sogni hanno iniziato a prendere forma. Lì dove da bambino sognava proprio di diventare quello che è oggi: un artista di successo, che con le sue canzoni fa emozionare. Un artista che nonostante le classifiche e i concerti pieni, non dimentica le sue radici. Quel parco è il suo ‘altrove’. E anche ieri su Instagram lo ha dimostrato.
Ultimo ha ripreso le panchine, poi l’albero con tutti gli striscioni e le dediche dei fan. E proprio lì, in quel parchetto, ha incontrato un bambino, che passeggiava con il nonno. Un saluto veloce, senza quasi riconoscerlo, poi la gioia di aver scambiato due chiacchiere proprio con lui: ‘Ma veramente? Sei tu? Mio nipote sta per svenire…‘.
Gli occhi del piccolo ‘sapevano’ di felicità: aveva appena incontrato uno dei suoi idoli, così, in un pomeriggio qualunque. E chissà, magari quel bambino, proprio come Ultimo, partirà da San Basilio con una ‘valigia’ piena di sogni, tutti da realizzare altrove. Senza mai dimenticare dove ogni cosa ha avuto inizio e dove quei ‘sogni appesi’ hanno trovato casa.