Un anno fa il cambio di sindaco. Ora si può dire: Gualtieri è peggio della Raggi
Esattamente un anno fa, Roberto Gualtieri vinceva il primo turno per le elezioni a sindaco di Roma davanti al candidato civico del centrodestra Enrico Michetti: terzo Calenda, soltanto quarta Virginia Raggi, sui quattro principali candidati. Della sindaca M5s tutti, tranne i suoi elettori, dicevano la stessa cosa: trovare uno che faccia peggio di lei è impossibile. Ebbene, un anno dopo si può dire: Gualtieri è riuscito nell’impresa impossibile.
Qualche esempio? Dicevamo tutti che sulla gestione dei rifiuti nessuno avrebbe potuto fare peggio della ineffabile Virginia. Ebbene, basta guardare le strade della Capitale per rimangiarsi repentinamente tutto. In attesa del termovalorizzatore che dovrebbe incenerire – secondo le mirabolanti promesse – pure i sampietrini trasformandoli in vapore acqueo, Roma è sempre più… Caput monnezza. La gestione Ama naviga a vista: addirittura, da gennaio, si tornerà ai tanto vituperati cassonetti a Roma Nord, partendo da Casalotti Boccea e La Storta. Un fallimento su tutta la linea.
Rifiuti, decoro urbano, sicurezza: Gualtieri peggio della Raggi
Di pari passo, è altrettanto avvilente la situazione del decoro urbano: giardini comunali come la savana. Topi e cinghiali imperversano come e più di prima. Sul decoro degli amministratori pubblici meglio soprassedere: al di là della rilevanza penale (che non è stata ravvisata) la vicenda del capo segreteria del sindaco, Albino Ruberti, è una pagina di rara ineleganza nella storia del Campidoglio. Quel video dalla Ciociaria, con la litigata di Ruberti con l’esponente dem, le frasi sgradevolissime pronunciate nei confronti di un compagno di partito, segnano una pagina parecchio sgualcita. Che poi si parlasse di partite di calcio (come sostengono i diretti interessati) o di questioni meno amene, cambia poco. Quella scena ha danneggiato indubbiamente l’immagine dell’amministrazione capitolina. Pensate solo a una cosa: lo avesse fatto il capo di gabinetto della Raggi? Ancora ne starebbero parlando tutti i telegiornali.
Dicevamo che, peggio della Raggi era impossibile, anche sotto il piano della sicurezza urbana. Purtroppo i fatti ci hanno smentito. I casi crescenti di violenze sessuali (sulle donne, ma anche sugli uomini) sono diventati un’emergenza per ammissione della stessa amministrazione comunale.
Roma sempre più sporca, sempre più degradata, sempre più insicura. Peggio della Raggi sembrava impossibile. Ma un anno dopo si può dire: il sindaco Gualtieri è riuscito nell’impresa. Teniamolo presente in vista delle elezioni Regionali, ricordando che con il Pd in mezzo, al peggio non c’è mai fine.