Un calcio al coronavirus e la Lazio passa a Genova

E’ difficile parlare di calcio in una domenica del genere. I casi di coronavirus in Italia aumentano a vista d’occhio. Siamo i più infettati d’Europa. Anche il calcio ne risente e questa domenica si giocano solamente due partite. Ironia della sorte, sono le due squadre capitoline a scendere in campo. Genova e Roma sono considerati ancora campi sicuri, chissà per quanto. Intanto si parte con l’anticipo delle 12.30 di Genoa Lazio. Testa coda tra lotta scudetto e battaglia per non retrocedere. Sembra surreale con quello che accade, ma forse proprio il calcio ci aiuta a distrarci un po’. Da parte loro, le squadre in campo ce la mettono tutta per regalarci adrenalina  e un grande spettacolo. Finisce 3 a 2 per la Lazio in trasferta, e il sogno scudetto continua.

Un calcio al coronavirus

Un calcio al coronavirus. Potrebbe essere questo lo slogan della partita di Genova tra il grifone e la lanciatissima compagine biancoceleste. Proprio durante il riscaldamento pre partita si blocca Acerbi, è la prima volta che accade nella stagione. Al suo posto Vavro per ricomporre la difesa a quattro, Marusic preferito a Lazzari sulla destra, mentre per il ballottaggio in attacco vince Caicedo su Correa. Per il resto formazione tipo per la Lazio con Lulic assente infortunato di lungo corso sostituito da Jony sulla corsia difensiva di sinistra. Nel Genoa mister Nicola tiene in panchina Iago Falque, Destro e Pandev, per vari motivi tutti non al meglio. In avanti spazio per Favilli e Sanabria.

Subito Lazio

Pronti via e la Lazio è già in vantaggio. Scambio Caicedo Marusic, l’esterno di difesa scelto da Inzaghi salta due uomini del Genoa e insacca in diagonale l’1 a 0 Lazio. Siamo al secondo minuto e la partita sembra già segnata. Ancora Lazio al minuto 14, Lucas Leiva serve Caicedo ed è miracolo del portiere Perin. Risveglio rossoblù a metà ripresa, Favilli di testa al minuto 25 prende il palo per i padroni di casa. Primo tempo comunque equilibrato, si vede più Lazio ma il Genoa è sempre ordinato e rimane in partita.

Ripresa al cardiopalma

Dopo l’intervallo si torna in campo con la stessa grinta del primo tempo. Al minuto 52 la Lazio raddoppia con Immobile, servito da Caicedo. Sembra il colpo del ko, ventisette centri in campionato per super Ciro, non accadeva a questo punto della seria A da sessant’anni. Ma il Genoa non ci sta, e quattro minuti dopo su errore in chiusura di Cataldi appena entrato per Lucas Leiva il giovane Cassata insacca l’uno a due per i grifoni. Entrano anche Pandev e Iago Falque per il Genoa che tenta il tutto per tutto. La Lazio risponde con Lazzari al posto di Marusic e Correa per Caicedo. E su un contropiede magistrale Luis Alberto si fa mezzo campo da solo finchè non viene steso al limite dell’area. Punizione di Cataldi che si riscatta del mezzo errore precedente e insacca in maniera magistrale. Proprio come contro la Juve in Supercoppa.

Finale da brividi

E’ finita? Neanche per sogno. Genoa a testa bassa e su cross teso dell’ex Pandev al minuto 87 Lazzari allarga troppo il braccio. Consulto al Var e per l’arbitro Maresca è rigore. Criscito trasforma il 2 a 3 per i padroni di casa. I cinque minuti di recupero (pochi per mister Nicola, che protesta e rischia l’espulsione) sono all’arma bianca ma il risultato non cambia. Alla fine giocatori stremati e applausi per tutti. Ma soprattutto per la Lazio, che vince contro una squadra in gran forma su un campo difficilissimo. Il sogno scudetto è ancora lì come la Juve, a un solo punto. Almeno per questa ora e mezzo di calcio spettacolo il coronavirus che sta terrorizzando il mondo e l’italia è stato sconfitto.